Fanno persino tenerezza i pentastellati.
Si sono sciolti come neve al sole. Ora non sono più potenti come 5 anni fa. Meteore della politica italiana. Il cerino in mano è rimasto a Giuseppe Conte che si affida al Padre Pio di cui lui è devoto. Per Beppe Grillo la proverbiale briosita è solo un lontano ricordo. Meteore fino ad un certo punto. 10 anni fa raggiunsero già il 23 %. Erano i tempi di Bersani , Berlusca e Letta con Renzi. La ” piccola ” Meloni era ai suoi primi passi da leader. Gianfranco Fini li aveva salutati per diventare o dire di essere diventato un sincero democratico. Altri tempi.
Ora il centrodestra ha un problema: che farne di Giorgina Meloni. Alias le permettiamo di fare il Presidente del Consiglio? Lei che è andata nelle Asturie spagnole ed ha rivendicato le sue origini di estrema destra. Mi sa che Giorgina è e sarà la novella italiana Le Pen francese sempre pronta nel fare il suo dovere per la nazione, ma mai accreditata per poterlo fare. Corsi e ricorsi storici. Lei , con Salvini, che si sente amaramente delusa da Putin e , folgorata sulla via di Damasco dall’atlantismo della Nato baluardo dell’Ucraina in guerra. Fratelli d’Italia e Lega hanno una cosa in comune: il più alto tasso di politici nostalgici del ventennio. Eppure bisticciano su tutto. Dai contenuti, diciamo cosi, politici, alla scelta dei candidati ai posti di governo. Avviene in Regione Piemonte. Avviene a Biella dove al povero Corradino Sindaco gli viene versata di volta in volta amara cicuta da Del Mastro che non fa minimamente mistero delle sue simpatie nostalgiche. Ad Alessandria è persino avvenuto il miracolo della vittoria del centrosinistra.
Città natale del capogruppo leghista Molinari. Indubbiamente il Pd ha invertito la tendenza negativa in Piemonte. Un Pd raggiante. Legittima la sua contetezza. Un po’ di meno il trionfalismo. Ma in cuor suo sa perfettamente che un conto sono le amministrative, un conto le politiche. E poi lo psicodramma pentatestallato incombe.
Ora con chi ci alleiamo? Con una sinistra sbrindellata , oramai da un decennio, fuori gioco. Ed intanto Stellantis se ne va definitivamente da Torino. Vietato stupirsi Accordo tra sindacati (tranne Fiom) ed Azienda. Troveremo noi un posto di lavoro agli operai ex Fiat. Poi le solite cose. Pensionamenti anticipati e naspi a go-go.
Ci hanno impiegato 40 anni , ma poi ci sono riusciti. A Torino non verrà prodotta neppure un’auto. L ignavia della politica e dei politici locali e è definitivamente realizzata.
E mancando lavoro avanti con il degrado che non riguarda solo più Barriera di Milano e Falchera o Mirafiori Sud. Anche, ad esempio Borgo Vittoria. Fino a 10 anni fa un gioiello con Via Chiesa della Salute, un piccola via Roma per i suoi prestigiosi negozi. Ora o chiudono o vengono sostituiti da attività commerciali molto ma molto meno prestigiose. Ma sono le Baby gang il vero cancro. Non solo piccola delinquenza. Atti di vandalismo in molti casi gratuiti verso persone e strutture pubbliche. Come la piscina comunale Massari, da decenni gestita dalla Uisp. Unione italiana sport popolare. Sono letteralmente disperati: un giorno si e l’altro pure atti di vandalismo. Ed ora la notizia di in uomo ammazzato a botte
Insomma il ” cancro ” del degrado avanza, avanza senza che nessuno riesca a fermarlo. Il comune assume per l’emergenza anagrafe. Appena possono i dipendenti vanno i pensione. Direi proprio un fuggi fuggi generale. Chi gestirà i fondi del Mef? Quali sono le professionalità adeguate nel gestire il tutto? Mistero profondo. Insomma, essere ottimisti sarebbe da incoscienti.
Patrizio Tosetto
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