Aveva rapinato insieme a un complice un ragazzo italiano che stava tornando a casa a tarda notte dopo il lavoro. I fatti sono avvenuti in corso Giulio Cesare angolo via Andreis negli scorsi giorni: la vittima stava ascoltano della musica con le cuffiette e non sentiva arrivare alle sue spalle i due sconosciuti, entrambi di origini maghrebine, che lo scaraventavano a terra e lo rapinavano del telefono, custodito nelle tasche del giubbotto. Il giovane contattava il 112, ma le ricerche dei responsabili del fatto, nell’immediatezza, avevano esito negativo.
Circa 2 ore dopo, la vittima riusciva da casa a localizzare il proprio dispositivo mobile, geolocalizzandolo nei pressi di piazza Castello. Il giovane si recava sul luogo contattando contestualmente il 112 NUE. Una pattuglia del Comm.to Centro procedeva alle ricerche del detentore del telefono, che nel frattempo si era spostato, raggiungendo via Borgo Dora; qui la vittima riconosceva uno degli autori della rapina e lo indicava ai poliziotti, che lo fermavano. Si tratta di un ventiseienne di nazionalità marocchina, senza fissa dimora, inottemperante ad un ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale.
L’uomo è stato sottoposto a fermo di indiziato del delitto di rapina in concorso, nonché denunciato per violazione della Legge sull’Immigrazione. Il fermo è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.
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