Rubrica settimanale a cura di Laura Goria
Francesca Diotallevi “Le stanze buie” -Neri Pozza- euro 18,00
Questo è il libro di esordio della giovane scrittrice milanese, pubblicato nel 2013 ed ora riproposto in una versione parecchio rivista. Una coinvolgente storia, abilmente orchestrata tra toni gotici e opere classiche, con misteri ingarbugliati, un passato doloroso tenuto nascosto, destini tragici che si incrociano….e tantissimo altro in una lettura affascinante scandita da colpi di scena che vi incolleranno alle pagine.
Il racconto inizia a Torino nel 1904 con la vendita all’asta del ricco mobilio “della casa stregata”. Tra gli oggetti c’è un carillon che viene strapagato da un anziano «..un uomo che sta cercando di rimettere insieme i frammenti di un passato che, come sassi nelle tasche di un suicida, pesano da troppi anni sulla sua coscienza».
E’ l’avvio di un viaggio a ritroso nel tempo, protagonista VittorioFubini (l’anziano dell’asta) che narra a partire dal suo arrivo a Neive nel 1864.
A 39 anni era partito da Torino per andare al funerale di uno zio che non aveva mai conosciuto ma che nel testamento gli aveva riservato un lascito preciso. Assumere al suo posto l’incarico di maggiordomo nella villa di campagna dei conti Flores.
Tutto si svolge nella loro maestosa villa, gravata da un clima d’inquietudine, piena di scricchiolii e strane atmosfere che aleggiano, episodi che sembrano inspiegabili, stanze chiuse a chiave e proibite.
Nell’augusta magione, trasandata e umida come una cripta, vive il burbero padrone; il conte Amedeo Flores, dedito alle sue vigne, uomo severo che presto scopriremo profondamente tormentato e incline a cadute alcoliche ed irose.
La giovane moglie Lucilla: eterea, bellissima e delicata, anticonformista, annunciata dal suo inconfondibile profumo, misteriosa, sola e infelice. E’ totalmente devota alla piccola figlia Nora: vivace, intelligente, ma forse malata, sicuramente nottambula.
Intorno a loro si muovono una vecchia domestica –nume tutelare di oscuri segreti– e un cameriere geloso di Vittorio e dalla doppia faccia.
Suo malgrado il nuovo maggiordomo si troverà a scavare nel passato di quella famiglia, catapultato in storie di rapporti troppo ossessivi tra fratelli, e scoprirà che dietro la porta della stanza che deve restare sempre chiusa si è consumata una storia d’amore e morte……
Preparatevi davvero a conoscere destini unici e tragici in un gioco di rimandi tra passato e presente che sfiora i migliori romanzi gotici.
Anne Griffin “Ancora in ascolto” -Blu Atlantide- euro 18,50
Storia affascinante che ha per protagonista la giovane JeanieMasterson, dotata dello straordinario potere di sentire le voci dei morti arrivati da poco nell’agenzia di pompe funebri di famiglia. Dono o condanna, eredità del padre, che sta per ritirarsi dal lavoro e lasciare a lei la gestione dell’attività.
Siamo nell’affascinante campagna irlandese e la storia non è per niente cupa come potreste pensare di primo acchito.
Si intrecciano i sentimenti di Jeanie, la sua storia personale oscillante tra un amore rimpianto e uno non pienamente vissuto. Poi c’è la sua straordinaria facoltà di raccogliere le voci dei morti e riferire i messaggi che questi vorrebbero mandare ai loro cari, oppure pronta ad esaudire i loro ultimi desideri.
La giovane tende a farsi condizionare dalle decisioni della famiglia e un po’ anche dai morti di cui raccoglie lasciti e pensieri.
E’ un libro decisamente particolare e delicato, che non scivola in banalità o aspetti scontati. Piuttosto racconta di una ragazza sospesa tra un ferreo senso del dovere verso il padre; ma anche un forte senso di responsabilità nei confronti di chi non c’è più …e di cui lei resta l’ultimo breve tramite.
I dialoghi che la scrittrice imbastisce tra Jeanie e i defunti deceduti da poco sono bellissimi. Non sempre simpatici o buoni; anzi a volte lanciano parole e verità scomode che possono stravolgere i loro cari.
Poi ci sono anche momenti di notevole intensità, narrati con uno stile gradevole che dona leggerezza a un tema pesante come un macigno.
In mezzo c’è la crescita della protagonista che riesce a far chiarezza su chi è davvero e cosa vuole veramente.
Andrea Albertini “Una famiglia straordinaria” -Sellerio- euro 16,00
Andrea Albertini, con questo romanzo d’esordio, riannoda i fili della sua storia familiare e le vicissitudini dei suoi avi, le cui vite si intrecciarono per l’alchimia dell’amore. L’autore nato nel 1960 racchiude nel suo Dna tracce di personaggi leggendari, nelle sue vene scorrono echi di storia della letteratura mondiale, del giornalismo e del teatro.
E’ la storia di 3 dinastie che finiscono per incrociare i loro destini, pur partendo da luoghi lontani, tra metà Ottocento e metà Novecento. I Tolstoj con la nipote dello scrittore russo; i Giacosa, famiglia del drammaturgo italiano che scrisse la Tosca e la Bohéme; Luigi Albertini leggendario direttore del “Corriere della sera”.
Queste le vite di personaggi incredibili in un romanzo che pesca in due angoli del mondo distanti: Jasnaja Poljana –dimora di Tolstoj–e Colleretto nella campagna torinese dove cresce Giuseppe “Pin” Giacosa.
L’autore ci conduce all’interno della tenuta tolstojana, di cui racconta la vita, i ritmi, le stanze e i destini di personaggi come la figlia dello scrittore Tatiana, che a 41 anni e dopo 4 traumatici aborti spontanei, arriva dai genitori incinta. La bimba che darà alla luce è Tania (1905-1996) e sarà la futura moglie del primogenito del direttore del “Corriere della sera” Luigi Albertini (1871- 1941), grande giornalista che coraggiosamente si oppose a Mussolini.
Luigi aveva sposato la seconda delle tre figlie del drammaturgo piemontese Giuseppe “Pin” Giacosa (1847-1906), librettista pucciniano (due fratelli Albertini sposarono due sorelle Giacosa).
L’autore di questo memoir storico-letterario è un loro discendente e quella che racconta è davvero la storia straordinaria dei suoi avi, a cui si aggiunge negli ultimi capitoli quella dei Carandini. Infatti Elena Albertini, sposata Carandini, nel capitolo conclusivo è incinta di Andrea che diventerà il famoso archeologo che conosciamo.
Sullo sfondo appare la storia con tutta la sua dirompente portata:le traversie dei Tolstoj e la decadenza di Jasnaja travolta dalla guerra, e dai disperati esili. Le delusioni, le difficoltà e i primi successi del giovane Giacosa, drammaturgo librettista tra i più famosi al mondo. Le vicissitudini dei leggendari fratelli Albertini comproprietari del quotidiano più letto in Italia e più famoso in Europa, con i suoi rivoluzionari supplementi.
Ma uno dei tanti pregi di queste 451 pagine è quello di cogliere i caratteri, pensieri, stati d’animo, sentimenti dei vari personaggi; il loro modo di reagire a lutti, rovina, malattie e momenti difficilissimi. Un punto di vista che rende speciale questo libro: osservare come i grandi uomini sono prima di tutto “esseri umani”.
Denise Boomkens “AndBloom. The art of AgingUnapologetically” – Octopusbooks.
Questo libro è una sorta di manifesto dedicato all’invecchiamento declinato in fascino, colore, personalità e stravaganze. Sono le strepitose foto di oltre 100 donne non più giovanissime ma con le loro interessanti vite da raccontare, tra rughe, stile, ironia e saggezza nell’affrontare il tempo che inesorabilmente passa.
A mettere insieme i loro ritratti e le brevi biografie è stata Denise Boomkens “Den” una sorta di intelligente amica che su Instagramci dà appuntamento quotidiano con le sue divertenti, istrioniche stories tra trucco e outfit fuori dagli schemi.
Il suo connotato principale è l’intelligenza con cui si destreggia nel cambiamento, trasformandolo in glamour a tonnellate.
Inutile dire che lei è bellissima, ha un passato da modella in giro per il mondo, che però a 25 anni ha deciso di tornare in Olanda e diventare fotografa. Anche per questa professione è planata a varie latitudini del globo, da New York a Tokyo, Seul e Capetown.
E’ quando si sta avvicinando ai 40 anni che coglie paure, insoddisfazioni, cambiamenti fisici e tutto il bagaglio che rende l’invecchiamento una tappa temibilissima. Nota il disastro emotivo che creano le campagne antietà, con modelle-bambine o dive hollywoodiane ampiamente rifatte tra botox, chirurgia, riempitivi vari e un’unica meta….arrestare il tempo e dimostrare a tutti i costi 15 anni meno della realtà anagrafica.
Den a 40 anni mette al mondo suo figlio e si affaccia su una prospettiva drasticamente diversa, in cui i valori cambiano e l’essenziale balza agli occhi.
Così nasce l’idea del progetto AndBloom, ovvero una comunità che esalta in modo positivo l’età che avanza. Lei fotografa donne sopra i 40 anni, autentiche e fascinose, con grandi personalità, che hanno saputo dare nuove direzioni alle loro vite. L’età non è più uno spettro temibile quando rivedi le priorità e ti lanci in nuove entusiasmanti sfide: dall’ avviare nuove attività imprenditorialiall’ accrescere la propria istruzione, dal seguire i propri interessi, e ancora …iniziare nuove relazioni o avere bambini e non ultimo decidere di viaggiare alla scoperta del mondo.
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