Rubrica a cura di Progesia Management Lab
Laureata in Scienze della Comunicazione e con una specializzazione in Business Communication, Cinzia Loiodice per anni ha svolto diversi ruoli manageriali in importanti agenzie di comunicazione e successivamente in Bosch. La sua decennale esperienza nella multinazionale tedesca le ha permesso di constatare la difficoltà nel reperire professionisti, ma soprattutto professioniste, con una laurea in materie S.T.E.M. (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Approfondendo l’argomento ha scoperto che già in prima o seconda media i ragazzi e le ragazze hanno chiaro se intraprendere un percorso scientifico o umanistico e, appassionandosi al tema, ha cercato informazioni per portare le nuove generazioni verso le discipline del futuro. Dopo un’intensa attività di scouting ha conosciuto la realtà di Bricks 4 Kidz® ed ha deciso di portare in metodo in Italia. Di cosa si tratta? I bambini e i ragazzi dai 3 ai 16 anni possono apprendere le materie S.T.E.M. realizzando, con speciali kit didattici contenenti parti tecniche e motori Lego®, oltre 300 progetti che consentono di approfondire il programma didattico ministeriale. In sintesi, come cita il claim, imparano, costruiscono e giocano unendo il divertimento con la pratica e la teoria. Nel 2017 Cinzia Loiodice e la socia Olivia Musso, ricercatrice al Politecnico di Torino, hanno costituito la Kidding s.r.l. – startup innovativa a vocazione sociale e composizione femminile – che ha acquisito la master license per l’Italia di Bricks 4 Kidz® e aperto il primo centro italiano a Torino. Recentemente la società Kiwi, specializzata nell’organizzazione di eventi e nella produzione di spettacoli per famiglie, ha rilevato una consistente quota societaria, con l’obiettivo di dare un forte impulso alla diffusione di Bricks 4 Kidz® in Italia, dove ad oggi sorgono 6 centri didattici. L’AD di Kiwi, Andrea Sammarco, è inoltre da anni impegnato in attività per il contrasto del gender gap, tematica in focus nell’ambito S.T.E.M.
Che cos’è Bricks 4 Kidz®?
“È un metodo proprietario nato nel 2008 a Saint Augustine, in Florida, da un team di architetti e ingegneri che unisce la teoria alla pratica e si basa sull’utilizzo dei mattoncini Lego® per imparare le materie scientifiche. Si rivolge ai bambini dai 3 anni, per i quali usiamo i Duplo®, fino ai ragazzi della seconda superiore con i quali si studia la robotica educativa, il web design ed altre discipline in ambito S.T.E.M.
Le attività core di Bricks 4 Kidz® si basano sull’utilizzo da parte degli studenti di speciali kit didattici sviluppati dai colleghi americani, che contengono parti tecniche e motori Lego® con cui realizzare oltre 300 progetti che consentono di approfondire il programma didattico ministeriale: pannelli solari, molecole del DNA, giostre in movimento per approfondire le leggi della fisica, e molto altro. La parte pratica – che permette di migliorare competenze come il pensiero orientato al processo, il problem solving, le abilità visuo spaziali – è preceduta da una parte teorica erogata con modalità interattive dai tutor Bricks 4 Kidz®, studentesse e studenti provenienti da facoltà scientifiche. Il Kit didattico non è in vendita e prescinde da qualsiasi tipo di rapporto commerciale con la Lego®. Noi andiamo spesso nelle scuole per portare la nostra metodica che si compone di 3 step: we learn, we build, we play. Durante la lezione interattiva di 20 minuti, concepita in base alle diverse età degli studenti, i bambini e i ragazzi costruiscono una pala eolica o un pannello solare o una pompa per l’estrazione del petrolio o altri tra i 300 progetti realizzabili seguendo apposite istruzioni sviluppate dalla sede americana. L’attività manuale è fondamentale perché serve per capire concretamente molte regole della fisica. Il nostro obiettivo è creare la passione per le materie scientifiche ed insegnarle in modo esperienziale e coinvolgente”.
Oltre alle attività con i Lego® e alla robotica educativa, la sede italiana ha sviluppato una serie di percorsi aggiuntivi come l’utilizzo dei videogiochi (es. Minecraft) per le attività didattiche, lo sviluppo di competenze di web design, l’apprendimento della progettazione CAD attraverso programmi basati sui Lego®.
Quali sono i plus del vostro metodo?
“Grazie ad esso le materie S.T.E.M. – spesso considerate discipline da fanatici della tecnologia e dell’informatica di appannaggio maschile – diventano interessanti e divertenti, ma soprattutto alla portata di tutti e tutte. Anche chi ha disturbi specifici dell’apprendimento e dell’attenzione in questo modo impara e, così facendo, aumenta la propria autostima perché in 20 minuti porta a termine un progetto funzionante in totale autonomia”.
Quali attività svolgete?
“Anche se abbiamo 6 sedi che si trovano a Torino, Milano, Monza Brianza, Napoli, Lecce e Catanzaro, tendenzialmente siamo noi ad andare nelle scuole. Organizziamo workshop in orario curriculare, corsi pomeridiani, campi estivi, eventi e feste di compleanno, formazione per gli insegnanti.
Avete anche attività per aziende?
“Si, l’area B2B ha una forte rilevanza. Ci occupiamo di team building aziendali, di percorsi per il miglioramento della comunicazione e per lo sviluppo della creatività all’interno dei team, e abbiamo come clienti sia importanti multinazionali sia aziende di piccole e medie dimensioni. Offriamo inoltre eventi aziendali e family days rivolti ai figli dei dipendenti, per sviluppare nelle nuove generazioni l’interesse per le materie scientifiche”.
Come sono organizzati i summer camp per i ragazzi?
“I nostri campi estivi sono vere e proprie full immersion con una preponderante parte ludica, necessaria soprattutto in questi ultimi 2 anni in cui la pandemia ha costretto i bambini e i ragazzi alla staticità e allo scarso contatto sociale. I campi sono un mix fra laboratori S.T.E.M. e giochi/attività di animazione all’esterno, che veicolano in modo divertente concetti scientifici. I temi dei camp variano: ad esempio ce n’è uno dedicato allo spazio in cui i ragazzi costruiscono razzi, Mars e Lunar Rover, modelli di orbita, si parla di propulsione, si organizzano giochi all’esterno che simulano la posizione dei pianeti o i training degli astronauti. Altri che portano i ragazzi in un viaggio attraverso l’evoluzione e le teorie di Darwin, altri ancora che permettono ai ragazzi di approfondire l’archeologia e la storia egizia tramite Minecraft.
Dal 30 agosto e per due settimane saremo in una location d’eccezione, il campus ONU di corso Unità d’Italia a Torino. Con i partecipanti, che avranno età comprese tra i 6 e i 13 anni, parleremo di futuro sostenibile e di materie scientifiche. In quell’occasione affronteremo il tema dei 17 goals della sostenibilità e i ragazzi faranno un viaggio nella cooperazione e nella pace dei popoli. Avremo il contributo di alcuni esponenti che lavorano per le Nazioni Unite e approfondiremo aspetti scientifici come le fonti rinnovabili e il riciclo, sempre con l’utilizzo dei Lego®. Nel corso della seconda settimana faremo un viaggio virtuale nelle Olimpiadi dall’antica Grecia ad oggi e parleremo dell’energia che brucia il corpo durante l’attività sportiva, della fisica dietro le discipline sportive – come le forze che consentono all’atleta di girare sulle parallele – e racconteremo storie virtuose di cooperazione tra sportivi di paesi diversi. L’evento eccezionale è che l’International Training Centre of the ILO normalmente ospita per i summer camp bambini i cui genitori lavorano nel campus, mentre in questo caso ci saranno anche ospiti esterni”.
IL FOCUS DI PROGESIA
“L’obiettivo principale del nostro metodo è la valorizzazione dei talenti, spiega Cinzia Loiodice, AD di Bricks 4 kidz®. È evidente che il sistema scolastico di oggi non garantisce ai nostri bambini la possibilità di esprimere pienamente attitudini e potenzialità. Di conseguenza in Italia c’è un notevole calo di interesse dei giovani verso le materie e le professioni scientifiche, considerate poco gratificanti e stimolanti. Solo facendo divulgazione in effetti, è possibile mostrare che le attività scientifiche e tecniche permettono di esprimere una forte componente di creatività, che implica originalità e fluidità di pensiero nell’applicazione di soluzioni e idee innovative.
La nostra prospettiva di diffusione della conoscenza, prevede l’organizzazione di laboratori destinati ai bambini, che attraverso il gioco sperimentano un nuovo modo di interpretare la realtà e di esprimere i propri talenti. La creatività e il gioco diventano uno strumento fondamentale per conoscere se stessi, entrare in contatto con la propria sfera emozionale e abbattere le barriere cognitive e culturali che spesso condizionano la nostra vita di adulti e non solo quella dei bambini.
Siamo consapevoli del forte impatto del nostro approccio su allievi e famiglie. E come mostrano i risultati concreti delle nostre attività, i bambini che seguono i nostri laboratori sviluppano e migliorano le proprie competenze e conoscenze. Nei disturbi dell’attenzione aumenta in modo esponenziale la capacità di concentrazione e di problem solving.
Il risultato più importante però lo riscontriamo nell’educazione e nella consapevolezza delle bambine, che attraverso il gioco superano gli stereotipi tradizionali di genere e di immagine sociale. La sfida, in particolare per le nostre allieve, è quella di sviluppare autostima e fiducia in se stesse”.
Come mostra una recente ricerca della Lego Play Well Study, il 73% dei genitori crede che le differenze di genere siano guidate più dalle aspettative della società che dalla biologia.
Insieme agli Organismi Internazionali e alle aziende sensibili al Gender Gap, Bricks 4 kidz®, si pone l’obiettivo di contrastare gli stereotipi della società, educando i bambini a raggiungere ideali e aspettative personali.
Coordinamento: Carole Allamandi
Intervista: Barbara Odetto