I cuneesi alla conquista di Torino

Davide Ricca, Presidente di quartiere “per caso”, guada il fiume e dal centro sinistra passa alla corte di Damilano. Lista civica di sinistra che appoggia Damilano,  candidato del centrodestra.  Il presidente “per caso” deve, o dovrebbe tutto a Davide Gariglio che lo ha imposto,  direi calato dal’ alto nelle circoscrizione che va da piazza Madama Cristina a Mirafiori passando per Lingotto.

È fatto così Davide Ricca, non riesce mai a stare fermo, politicamente parlando. Le ha passate tutte. Giovane inesperto comincia dalla Rete di Novelli ed è fondatore di Alleanza per Torino e l’Asinello per poi presentarsi, in consiglio comunale, per la Margherita.  Mai eletto. Di fatto ci ha tentato in tutti modi. Pure con i Moderati.  Niente di niente.  Renziano della prima ora e di Italia Viva.  Sembra che ci sia rimasto male. Matteo Renzi appoggia Lorusso.  Del resto che altro doveva e soprattutto poteva fare.
 Con un Lorusso ringalluzzito: non ha dubbi, si vince al secondo turno. Motivo molto semplice. Punta sul successivo appoggio della Sganga che ha vinto la consultazione on – line.  Oddio,  consultazione è una parola molto grossa.  Hanno votato 600 su 1500. Quattro amici al Bar. Ma un’altra cosa è chiara: ha perso Chiara Appendino che ora ha solo dalla sua parte Conte. Anche Lei, come nelle migliori tradizioni locali,  campa politicamente solo grazie a Roma.  Non è un gran vivere,  indubbiamente. Comunque,  ancorché il tutto si è svolto tra quattro accoliti,  la Sganga ha vinto battendo, di fatto Chiaretta: ed ora vinca il migliore tra pentastellati e PD,  ci si rivede al ballottaggio.
Non tutto è  lineare. Ma per Lorusso una flebile speranza di farcela. Un nume tutelare del Prof Lorusso è Michele Paolino.  Decisamente la sua bocciofila Frejus è diventata  l’Agorà di tutto il centrosinistra.  Michele è l Oste intellettuale.  Dove trova le risorse per fare tutte queste attività è un mistero. Con delle perle di saggezza. L’ultima: ma non avete capito? Siamo al terzo tentativo dei potenti cuneesi nel  lanciare un’ OPA su Torino.  Effettivamente Comino, leghista, e Costa padre,  liberale di Forza Italia, sono  della provincia di Cuneo. Notorio che il Governatore Cirio è albese. Ora tocca , appunto, a Damilano che ha già incassato l’ ok di Quaglia Presidente di Fondazione Crt. Le affermazioni di Michele Paolino sono assolutamente fondate ma anche un po’ scaramantiche. Tant’ è che  non c’ è il due senza il tre.  E secondo la cabala,  dovrebbe farcela Lorusso. Oramai nulla è più razionale. Quanto prenderanno Rifondazione e company? Le solite briciole,  sufficienti per i rimborsi elettorali e continuare nel dire che loro hanno comunque ragione e il capitalismo ha torto.  Bontà loro. Anche una parte dei Calendiani rosicano amaro. Per loro altri scenari e magari al secondo turno un palese appoggio a Damilano. Un gioco a tutto campo. E come dimenticare che Michele Paolino è amico e consigliere di Mauro Marino di Italia Viva. Insomma, piaccia o non piaccia Lorusso in una cosa è riuscito : ricomporre il centro sinistra intorno a sè.  Ciò lo deve anche a Michele Paolino. Non solo. Della Valle coordinatore della campagna elettorale di Lorusso ha scelto la sede elettorale.  Bocciofila Frejus.  Anche qui le cose cambiano.  Una volta si parlava di federazioni e di sezioni.  Ora centrale è la Bocciofila. Del resto ci siamo lasciati indietro da oltre 20 anni il secolo breve.  Appunto,  altro giro ed altra corsa.  Tutto cambia. Ed anche il Gattopardo,  bisogna che tutto cambi perchè  nulla cambi,  non è più di moda.
E intanto Fca vende il Lingotto costruito da Giovanni Agnelli. Almeno in questo Torino è  cambiata.  Purtroppo in peggio.
Patrizio Tosetto
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