“A noi mancano pochi mesi al 21 luglio, data di scadere della cassa integrazione. Se entro quella data non si troverà una soluzione saremo tutti disoccupati.
E c’è già chi sta prendendo i pacchi della Caritas, chi dorme negli scantinati, chi con ottocento euro di cassa non ce la fa a tirare avanti e a pagare l’affitto o le bollette”. A parlare è Roberto Brognano, lavoratore dell’ex Embraco e componente della segreteria dell’Ugl torinese. Giovedì era con molti colleghi a Torino in piazza Castello, davanti al palazzo della Regione Piemonte, per sollecitare delle risposte da Roma per sciogliere il nodo della società Italcoomp – con stabilimenti a Riva presso Chieri dell’ex Embraco e della ex Acc di Mel in Provincia di Belluno – che una volta operativa sarebbe la soluzione dei problemi che si trascinano ormai da tre anni e sono stati acuiti dal fallimento della Ventures, dichiarato da una sentenza del Tribunale di Torino del 21 luglio. In piazza Castello con gli operai dell’azienda del chierese c’erano il segretario provinciale Uglm Metalmeccanici Ciro Marino, il segretario regionale Uglm Giovanni Antonio Spera, il segretario generale regionale Ugl Armando Murella ed il consigliere comunale di Chieri, Luigi Furgiuele che da sempre segue da vicino la vicenda, vista la ricaduta occupazionale che ha sulla sua città. Martedì 20 aprile, poi, una delegazione sindacale e dei lavoratori (tra cui il segretario Uglm di Torino Marino e lo stesso Brognano) sarà a Roma davanti al Ministero dello Sviluppo economico, autoconvocata con l’auspicio di essere ricevuta dal ministro Giorgetti o da uno dei viceministri.
Massimo Iaretti
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