Nata il 19 giugno del 1986, con i fondi raccolti ha realizzato e sviluppa l’Istituto di Candiolo IRCCS, centro oncologico di ricerca e cura all’avanguardia, riconosciuto a livello internazionale.
Candiolo (Torino), 18 giugno 2020 – La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro compie 34 anni. Molta strada è stata fatta da quel lontano 19 giugno 1986 quando, su iniziativa di alcuni illustri oncologi sostenuti da Allegra Agnelli, venne costituita per raccogliere i fondi indispensabili a costruire un Istituto di ricerca e cura, a Candiolo, in grado di portare nel più breve tempo possibile al letto dell’ammalato le scoperte scientifiche e contribuire a vincere la battaglia contro il cancro.
Un lungo cammino percorso giorno dopo giorno insieme a tre milioni di sostenitori, tra privati, associazioni, fondazioni, imprese e istituzioni, che con le loro donazioni e grazie al quotidiano impegno di tutto il personale dell’Istituto hanno reso possibile la realizzazione di un polo oncologico d’eccellenza a livello internazionale.
“Questi anni – sottolinea il Presidente della Fondazione, Allegra Agnelli – sono stati scanditi dalla straordinaria generosità di quanti sono stati al nostro fianco, senza di loro non avremmo potuto realizzare quello che sembrava solo un sogno. Le donazioni di cittadini, enti, aziende, istituzioni sono la prova concreta di una fiducia che anche oggi ci ha permesso di affrontare un momento difficile come l’emergenza per il Covid 19, un nemico in più per i nostri pazienti”. Da quando è iniziata l’emergenza Coronavirus, i medici e tutto il personale dell’Istituto di Candiolo-IRCCS sono infatti impegnati con ancora maggior dedizione e intensità a favore dei pazienti oncologici. Il contagio è pericoloso per le persone fragili e questo comporta una maggiore attenzione da parte degli operatori e l’utilizzo di protocolli particolari studiati ad hoc. Si tratta di un grande sforzo che, però, ha permesso all’Istituto di fornire tutte le cure indispensabili garantendo l’accesso a oltre quattrocento pazienti oncologici al giorno che hanno potuto usufruire di prestazioni ambulatoriali, del modernoDay Hospital, di radioterapia e di ricovero ordinario. Pienamente operativo è anche il centro trapianti di midollo osseo.
L’Istituto è in prima linea durante questa difficile emergenza: sono stati realizzati nuovi reparti per ospitare malati oncologici provenienti da altri ospedali ed è stato messo a disposizione del sistema sanitario regionale un laboratorio per l’analisi dei tamponi utili a individuare il Covid 19, grazie anche al contributo di Intesa Sanpaolo. Sono inoltre state attivate teleconsulenze per pazienti oncologici Covid 19 ed è stato approntato un servizio domiciliare per i pazienti che effettuano terapie oncologiche orali di mantenimento.
La conferma del sostegno a favore delle attività della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro viene anche dal 5X1000: gli ultimi dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate indicano che la Fondazione è fra le prime tre Onlus italiane, su circa 55 mila, per numero di sottoscrizioni e per la quota di contributo ad essa destinato. Grazie allo strumento del 5X1000, dal 2006 ad oggi la Fondazione ha così potuto destinare fondi e risorse a importanti progetti di ricerca pluriennali e multidisciplinari, mirati a supportare le esigenze cliniche dei pazienti affetti da diverse patologie tumorali; ogni giorno oltre 300 ricercatori italiani einternazionali si impegnano contro il cancro nei 39 laboratori e unità di ricerca dell’Istituto di Candiolo IRCCS, grazie a macchinari ed attrezzature ad elevata tecnologia.
Le ricorrenze sono l’occasione non solo per trarre dei bilanci, ma anche per trovare nuovi stimoli per migliorare ancora l’efficacia della ricerca e l’eccellenza dei servizi offerti nel rispetto della centralità della persona: “Vogliamo curare sempre più persone e sempre meglio”, dichiara Allegra Agnelli. “Proprio contando sul sostegno dei nostri donatori – aggiunge il Presidente – siamo pronti alle sfide del futuro, realizzando nuovi spazi destinati alla clinica, alla ricerca e ad attività di formazione di figure professionali altamente specializzate”. Un investimento che consentirà all’Istituto di offrire una sempre più alta qualità di ricerca e di cura e di continuare ad essere un centro oncologico di riferimento internazionale.
Nel 1986 la Fondazione si presentò con un evento eccezionale: un concerto al Palazzetto dello Sport di Torino offerto dal grande Luciano Pavarotti. È l’inizio di una lunga storia di eventi. In campo artistico sono scesi in campo per la Fondazione protagonisti di primo piano, quali Carlo Maria Giulini, Jean-Pierre Rampal, Mistlav Rostropovich, Zubin Mehta, Evelino Pidò, la London Philarmonic Orchestra, Salvatore Accardo e sir James Galway. Ma anche Lucio Dalla, Renzo Arbore, Fiorello, Aldo, Giovanni e Giacomo, Arturo Brachetti, e stelle della danza come Roberto Bolle. In campo sportivo da ricordare le Stratorino e le numerose edizioni della “Partita del Cuore” che vede negli ultimi anni la Nazionale Cantanti sfidare i Campioni per la Ricerca. Artisti, personalità di primo piano del mondo industriale, sportivo, scientifico, politico danno vita a serate memorabili, come quella del 2015 quando si sono raccolti oltre 2 milioni di euro in una notte indimenticabile all’Allianz Stadium di Torino. Successi ripetuti nelle edizioni del 2017 e del 2019, che ha visto scendere in campo anche Cristiano Ronaldo.
L’Istituto di Candiolo apre nel 1996 con le prime attività di ricerca, seguite dall’entrata in funzione dei reparti di Oncologia Medica, Ginecologia, Oncologia e Radiologia. Di lì in poi un crescendo di strutture e servizi. Oggi vi lavorano centinaia di persone, fra personale sanitario, amministrativo e ricercatori. Ai pazienti vengono offerte non solo le migliori terapie convenzionali, ma anche protocolli terapeutici d’avanguardia e i successi dei ricercatori si possono riassumere in un dato: l’Istituto è al secondo posto in Italia per numero di pubblicazioni sulle dieci più importanti riviste scientifiche del mondo.
Sul piano clinico Candiolo, che dal 2013 ha ricevuto dal Ministero della Salute la qualifica di “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico”, primo e unico in Piemonte, ha consolidato il suo modello di “Comprehensive Cancer Center” ovvero di centro oncologico che tratta tutte le tipologie tumorali. Il suo processo di internazionalizzazione si è consolidato con le ultime collaborazioni con MD Anderson Cancer Center (al primo posto nell’anno 2018-2019 come miglior ospedale oncologico USA), con il Florida Medical Hospital-Nicholson Center (uno dei migliori centri mondiali di formazione e simulazione), con l’Università di Utrecht (una delle Università più grandi d’Europa) e con Intuitive America (leader mondiale nella chirurgia ipertecnologica futuristica).
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