Ricostruire? Tra il dire e il fare ci sono di mezzo politica e burocrazia

Matteo Salvini salvato da Matteo Renzi sta scaricando i suoi lombardi amministratori.Vita mia morte tua. Chi l’ha detto che il nostro Capitano deve pagare delle colpe non sue.

E diciamolo fino in fondo, un po’ gli rosica che Zaia sia più popolare. Per quanto a distanza c’è sempre stata una empatia tra i due Mattei.

Ci sono andati di mezzo i leghisti piemontesi che pagano la fedeltà al
Capitano, in particolare l’assessore alla Sanità Icardi. Direi quasi ex assessore oramai immobile
ed in attesa degli eventi. Alberto Preioni capogruppo della Lega continua nel fare gaffes su gaffes
imbarazzanti per sè e per i suoi.

Niente di gravissimo, questione di stile, che  comunque  il più delle volte fa la differenza. Le
organizzazioni artigiane fanno saltare il tavolo di concertazione con la Regione. Sarebbero stati
tagliati fuori dai finanziamenti a fondo perduto.

Chi proprio non ci sta è l’assessore Andrea Tronzano. Dal primo giorno sulla barricata.

Abbiamo privilegiato il commercio di vicinato. 800 milioni di
finanziamenti post covid, 400 per progetti con tentativo di rilancio dell’edilizia. 20 per contributi
oneri di urbanizzazione, 17 milioni per le piccole imprese fino a 7500 euro . La maggioranza dei contributi
a fondo perduto anche per abbattere interessi. Niente da dire, Andrea Tronzano lavora sodo,
ci possono essere errori ma l’impegno è un buon inizio. Ora tra il dire ed il fare c’è di mezzo la
burocrazia, in questo caso della Regione e delle banche. Qui siamo decisamente più pessimisti.
Sotto pressione non c è solo la maggioranza.

Domenico Ravetti, capogruppo PD forse getta la spugna, troppa pressione, dai suoi giudicato troppo
molle. Viceversa scatenato Marco Grimaldi oramai a tutti gli effetti leader di tutta l’opposizione
a dispetto che Leu abbia solo un seggio in consiglio. Del resto in vita e in politica non esiste il
vuoto. Logica conseguenza al sonnecchiare (appunto) del Pd. Chi è proprio in letargo sono i
cinquestelle: ingeneroso chiedergli di essere propositivi. Raffaele Gallo fa carriera nel Pd e da vice diventerà
capogruppo. Decisamente un passo in avanti da parte dei torinesi che dopo la vittoria dell’Appendino non ne azzeccano una.

Del resto divisi e litigiosi non è un buon viatico per tornare a
vincere. Sulle amministrative a Torino, ad esempio non contano nulla, i giochi sono fatti da altri
e su altri tavoli. Sui dirigenti nazionali qualcosa di positivo per il PD si muove. La vicepresidente
del Senato Anna Rossomando è attivissima su tutto. In collaborazione con Orlando detta
la linea politica visto che Zingaretti fa di lavoro il Presidente della Regione Lazio. Avrà ben
il suo daffare. Encomiabile il Prof Andrea Giorgis competente Sottosegretario alla Giustizia.
Encomiabile per rimanere impassibile alle dichiarazioni del ministro Bonafede. L ultima: se non si
dimostra il dolo, il reato è colposo. Sia Anna Rossomando che Andrea Giorgis hanno votato la
fiducia al Ministro Bonafede, ma che fatica. E Massimo D’Alema benedice l’operato di Conte.
81 miliardi a fondo perduto e 90 da restituire. Olanda ed Austria continuano nello starnazzare, ma
sembra che Francia e soprattutto Germania ci abbiano messo testa. Il pericolo   che il disastro si
rivolgesse anche a loro era reale. Poi, magari, Conte si è mosso bene. Ora comincia il più difficile:
spenderli bene.

Intesa SanPaolo ha deliberato il prestito di 6 miliardi a Fca. Magari qualcosa cambia. Ma
le gatte da pelare per il governatore Cirio non sono finite.
La francese Gl Events vuole mollare Lingotto Fiere. 20 milioni di perdite all’anno. Se mai dovesse
tornare il Salone del libro o il Salone del Gusto non saprebbero dove andare. Alternativa, fare del
Parco del Valentino un bivacco per  Food e cultura.

Indagato l’ex sovrintendetente del Regio William Graziosi.

Corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. E poi Roberto Guenno, pentastellato Doc,
da corista a Manager il passo è breve. L’ex assessore Antonella Parigi incontenibile: abbiamo
protestato con  Appendino che ha tirato diritto. Tutti nel settore sapevano che sarebbe finita
così. Stupore dalla giunta attuale, non ne sapevamo niente e noi non ci stupiamo che non
sapessero niente. Nel settore dell’ignoranza i pentastellati sono specialisti. Se c’è ancora
qualcuno che pensa possibile un accordo PD e cinquestelle con Chiara Appendino ricandidata
o fa uso di droghe o è ridicolmente stupido. I pentastellati sono il caso estremo dell’involuzione del politico classico italiano.

Continua la voglia di scherzare per tenersi un po’ allegri ma non c è nulla da scherzare.

Mi frulla
nel cervello la balzana idea che i potenti della Terra, veri responsabili di questo disastro, non
sapendo come uscirne, lenendo le proprie responsabilità hanno chiesto a Beppe Grillo di dargli
una mano. Lui  li ha rasserenati. Ora ci penso io. I danni sono sotto gli occhi di tutti.
Direi qualcosa di più: disastri, in alcuni casi irreversibili. Comunque statene certi si voterà a
scadenza naturale. A ciò non ci sono alternative. Ora c’è l’occasione di questa massa di soldi in
arrivo. Speriamo di spenderli per il meglio.

Qualcuno fa il paragone con il dopoguerra. Mi sa che non regge. Allora si superavano le immense
sofferenze belliche con l’entusiasmo della ricostruzione. Anche ora, almeno a Torino,
bisogna ricostruire molto. Se non tutto. Ma non si intravede questo entusiasmo. Decisamente
ammaccati e decisamente delusi. Ma non dobbiamo e non possiamo mollare. Ci vuole
testardaggine e noi testardi lo siamo. Quel tanto (anche) di tignosità. Con una botta di fortuna
e tanta, tanta intelligenza, Torino sara più bella di oggi, tornando agli antichi e non dimenticati
fasti.

Patrizio Tosetto

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