La Tv, gli infermieri e la Regione

Riceviamo e pubblichiamo / “E’ veramente singolare la reazione scomposta di alcuni esponenti politici regionali e locali, nonché di alcune figure apicali di aziende sanitarie regionali a seguito del servizio di Report, trasmissione di rai 3 andata in onda lo scorso lunedì”

Ha dell’incredibile inoltre come nella loro reazione, alcuni mezzo stampa , altri mezzo video e social, strumentalizzino migliaia di operatori sanitari piemontesi.

Secondo la loro visione delle cose la trasmissione avrebbe dato un immagine della sanità piemontese negativa e avrebbe offeso gli operatori sanitari che ogni giorni lavorano con grande abnegazione e sacrificio.

Vorrei dire a costoro che la trasmissione non ha fatto altro che dire cose già note e che la stampa locale aveva già ampiamente descritto.

Non è forse vero che gli operatori erano sprovvisti di dispositivi di protezione individuali e si sono dovuti arraggiare utilizzando sacchi dell’immondizia?

Non è forse vero che si sono perse migliaia di segnalazioni dei medici di medicina generale?

Non è forse vero che i tamponi non sono stati eseguiti anche ai sintomatici?

Non è forse vero che la sovrapposizione di aree pulite e sporche negli ospedali non ha funzionato?

Non è forse vero che le RSA sono state trascurate?

Non è forse vero che indicazioni e disposizioni cambiavano giornalmente e non c’era una linea di comando?

Dicono forse il falso i sindacati medici e infermieristici?

Dicono forse il falso gli ordini provinciali di medici e infermieri?

Ecco, mi pare che nessuno di loro sia in grado di smentire questo, che sono esattamente le cose riportate dalla trasmissione e che forse ne ha tralasciate ancora qualcuna.

Non mi pare che la trasmissione abbia messo in dubbio la professionalità, la serietà e il sacrificio degli operatori, tant’è che nessuno di essi si è sentito toccato, anzi, sono cose che denunciano da due mesi, pertanto trovo anche offensivo strumentalizzarli.

Certo , anche per chi si trova nella posizione di dover dare risposte adeguate per il ruolo ricoperto ed aggiungo anche ben retribuito non è semplice ed è stato complicato gestire questa emergenza ma aggrapparsi inappropriatamente al termine guerra non giustifica gravi errori di superficialità e gravi responsabilità che ci sono state. Se vi sentite dei generali che non siete, avreste dovuto guidare bene le vostre truppe, avreste dovuto essere in grado di non metterli in pericolo i vostri soldati. Invece mi pare che si parla di morti tra gli operatori, di centinai di ammalati e migliaia di contagiati con i quali noi ogni giorno, a differenza vostra, ci siamo dovuti confrontare e abbiamo dovuto confortare, cercando di far valere i loro sacrosanti diritti che voi non siete stati in grado di tutelare.

E’ altrettanto stupefacente come qualcuno, anche se velatamente lascia intendere azioni adducendo che anche chi ha rilasciato dichiarazioni dovrà rispondere e assumersi responsabilità.

Io credo che la cosa migliore per tutti voi sarebbe stato quello di avere almeno il buon senso di tacere perché responsabili insieme anche a chi vi ha preceduto.

Francesco Coppolella

Segreteria Regionale NurSind Piemonte

NurSind Piemonte

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