Le mafie al Nord, un fenomeno preoccupante

Non c’è mai da essere contenti quando una persona finisce agli arresti prima del processo le indagini della Procura di Catanzaro che hanno portato in carcere mafiosi e politici presunti collusi collusi fanno luce su due aspetti inequivocabili, al di là delle responsabilità personali delle persone coinvolte che saranno accertate in sede processuale.
Ma è preoccupante il livello di operatività che le cosche mafiose hanno raggiunto nelle regioni del Nord; da tempo sappiamo ormai che la mafia non è più “lupara e coppola” ma soprattutto al di fuori delle regioni storiche del Sud è a tutti gli effetti una organizzazione di “colletti bianchi”; enormi profitti derivanti dalle attività criminali storiche come spaccio di droga e usura vengono reinvestiti in appalti soprattutto nelle regioni del Nord e all’estero.
Le preziose indagini di questi anni della Dia milanese hanno mostrato come il settore della raccolta e smaltimento rifiuti sia enormemente infiltrato da ‘ndrangheta e camorra; la Lombardia , tanto per fare un esempio, ha superato la Terra dei fuochi per reati riconducibili alle ecomafie.
Le organizzazioni criminali in generali e quelle mafiose nello specifico sono inserite ai massimi livelli per quello che riguarda gli appalti nei servizi e nei lavori pubblici; non bastano codici disciplinari, aumenti delle pene, centrali uniche di committenza ed autorità anti corruzione a frenare i reati di corruzione nella sanità, nei servizi sociali e nei lavori pubblici; anche in Monferrato negli ultimi anni, pur non trattandosi di presenza mafiosa, si sono verificati episodi di corruzione con tanto di arresti proprio negli appalti di servizi.
Inoltre l’aspetto meno trattato dai media ( che strano….) relativamente a questa inchiesta che tanto fa discutere in questi giorni, è quello delle accertate connivenze tra ‘ndrangheta e massoneria; si, proprio i fratelli col grembiulino che tutti si sforzano di elogiare come filantropi, presenti ai massimi livelli della vita politica ed economica, sono spesso e volentieri in combutta con le cosche, ma su questo aspetto accertato dalle indagini di Catanzaro quasi non si parla
Occorre che ad ogni livello, dallo Stato, alle regioni fino ai più piccoli Comuni si presti il massimo controllo, non si può più escludere che gli appalti di lavori e servizi che passano dalle nostre amministrazioni locali non siano sotto il controllo di questi personaggi poco raccomandabili.

Gigi Cabrino – Consigliere comunale di San Giorgio Monferrato

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