Commercialisti in sciopero

Tutte le nove associazioni di rappresentanza dei Commercialisti aderiscono alle giornate di sciopero del 30 settembre e primo ottobre prossimi

 

Nei giorni 30 settembre e 1 ottobre è stata proclamata l’astensione degli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili dalle associazioni nazionali dei Commercialisti ADC-AIDC-ANC-ANDOC-FIDDOC-SIC-UNAGRACO-UNGDCEC-UNICO, nel rispetto delle modalità contemplate dal codice di autoregolamentazione dell’Ordine. L’astensione riguarderà la trasmissione telematica, quali intermediari, dei modelli di pagamento F 24 nei giorni 30 settembre e primo ottobre, e la partecipazione ad udienze presso le Commissioni Tributarie provinciali e regionali dal 30 settembre al 7 ottobre prossimi.

“Si tratta di uno sciopero di carattere storico – spiega il dottor Marco Ziccardi, commercialista torinese e presidente dell’Accademia Dottori Commercialisti, nata a Torino nel dicembre 2017 affiliata all’Andoc (Associazione Nazionale Dottori Commercialisti) – in quanto vi hanno aderito tutte le sigle sindacali ed ha ricevuto l’appoggio del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti. Chiediamo al Ministero dell’Economia e delle Finanze una minore burocratizzazione, che oggi grava sugli studi professionali e sui loro clienti, ed una maggiore certezza nel diritto tributario che, a differenza di altre branche del diritto, è soggetto in Italia a cambiamenti continui ed incessanti”.

“Il Governo infatti – prosegue il dottor Ziccardi – con il suo silenzio-assenso si assume la responsabilità politica della violazione dei diritti del contribuente, che è insita nella introduzione stessa dello strumento egli ISA e nella più generale gestione dei rapporti tra Erario e Contribuente. I commercialisti non possono né devono essere considerati un semplice strumento di riscossione, proprio nel momento in cui si palesa l’esigenza di incrementare il gettito tributario. Rivendichiamo, invece, un ruolo attivo nel costruire un nuovo contesto normativo tributario nazionale”.

“Due sono gli obiettivi – prosegue Marco Ziccardi – che noi commercialisti ci prefiggiamo con questo sciopero, la piena e vera attuazione dello Statuto del Contribuente, con veri poteri da attribuire ai Garanti del contribuente di inibire l’applicazione delle norme che risultano vessatorie, e la realizzazione di un rapporto tra Stato e professionisti, che siano esperti e qualificati in materia tributaria. Ogni nuova norma dovrà essere concertata con le rappresentanze di categoria, come avviene in ogni altra relazione sociale e industriale. I commercialisti devono, altresi’, essere tutelati nell’esercizio della loro professione dalla concorrenza sleale di soggetti che operano al di fuori dell’Ordine dei Dottori commercialisti, soggetti che non seguono l’aggiornamento professionale obbligatorio per tutti gli iscritti, pari a 30 crediti l’anno, e che svolgono abusivamente la professione”.

L’ Accademia dei Dottori commercialisti, nata a Torino nel 2017, nasce come associazione di secondo livello per aggregare   e rappresentare, a livello istituzionale nazionale, le diverse Accademie territoriali dei Dottori commercialisti, allo scopo di porre al centro del loro operato il rispetto per la meritocrazia, la cultura e l’etica.

 

Mara Martellotta

 

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