Prorogare l’entrata in vigore della legge regionale 1 del 2019 per poi poterla superare dicendo così addio ai consorzi unici provinciali nell’ambito della raccolta rifiuti. Questo è, in sintesi, il significato di un’articolata mozione elaborata dall’associazione ‘Piemonte nel cuore’, alla quale fanno capo decine di liste civiche sul territorio regionale, inoltrata in molti comuni subalpini. “Con questa norma, una volta entrata in vigore – si legge nel documento – ci sarà un’unica tariffa provinciale, verranno messi insieme debiti e crediti di ogni ente, gestioni efficienti e gestioni deficitarie, con il risultato che i consorzi dove si è lavorato pagheranno per quelli dove si è lavorato meno bene”. Una volta approvato il documento dovrà venire inviato al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, all’assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati, al presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia ed al presidente della Commissione ambiente di Palazzo Lascaris.
Per questo motivo l’Associazione Piemonte nel Cuore, in collaborazione con MPP-Movimento Progetto Piemonte ha presentato l’ordine del giorno in decine di comuni piemontesi quali Chieri, Cambiano, Burolo, Costavescovado, Quagliuzzo, Cicogno, Rifreddo, Settimo Rottaro, Camino (dove il sindaco Giorgio Rondano è presidente dell’associazione Piemonte nel Cuore), Villamiroglio (depositato da Massimo Iaretti, presidente di MPP) e poi ancora a San Giorgio Monferrato, Villanova Monferrato, Giarole, Morsasco, Parella
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