“Al 6° giorno di sciopero della fame oggi ho ripreso a mangiare con un gelato. Sono scesi tutti i naufraghi e questa è la notizia buona. Chi minacciava di non farli scendere nemmeno a Natale ha perso di nuovo. L’urgenza era tornare a rispettare diritti umani e diritto, dopo oltre due settimane di follia che potevano essere tranquillamente evitate accettando le disponibilità tedesche, della chiesa Valdese e dall’Arcivescovo di Torino Nosiglia.
Ora la palla passa alla Magistratura e vedremo cosa accade. Nel caso Diciotti non abbiamo potuto vederlo perché il Parlamento ha impedito il processo a Salvini. La cosa di cui sono assolutamente certo è che nel momento in cui la violenza delle parole, degli atti e delle Istituzioni arriva a questo livello noi dobbiamo dare corpo alla nonviolenza. Grazie agli oltre 15 cittadini che insieme a me hanno deciso di intraprendere questa lotta. Lo abbiamo fatto e se servirà lo rifaremo”.
Igor Boni (Direzione nazionale Radicali Italiani)
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