Ad Avigliana, nella splendida cornice della Chiesa di Sant’Agostino, ubicata presso il Polo Sanitario ed immersa in un bosco di antichi tigli sul Monte Piocchetto, è allestita la mostra “Presepi dal Mondo”. Quest’esposizione, giunta alla sua terza edizione, è organizzata dall’Associazione Amici di Avigliana, presieduta da Silvio Amprino, in collaborazione con “Il Filo della Memoria” de “Il Colibri Aps” e la delegazione della Valle di Susa del FAI. Hanno concesso il loro patrocinio il Consiglio Regionale del Piemonte, la Città Metropolitana di Torino, i Comuni di Avigliana e Buttigliera Alta e l’A.S.L. TO3.
La mostra permette di fare un vero e proprio viaggio virtuale nel mondo, alla scoperta di come viene rappresentata la nascita di Gesù nelle diverse culture. Il pubblico ha la possibilità di ammirare le splendide Natività facenti parte della collezione di Liliana Novo, la quale da oltre trent’anni raccoglie Natività di ogni forma, acquistate in occasione dei suoi viaggi. Per lei il presepe rappresenta l’unione della famiglia ed è un simbolo a cui potersi ispirare continuamente e in cui potersi riconoscere. Le composizioni ripetono la stessa scena, ma ognuna ha una passione, uno spirito e una delicatezza nuova.
Tra i presepi esposti, quello in cartapesta delle Filippine, acquistato nel 1990, che è stato il primo della collezione di Liliana; la Natività messicana in ceramica; quella boema in vetro e il presepe in legno d’ulivo proveniente da Israele. Non mancano i caratteristici “santons” provenzali, mentre molto particolare è la Natività keniana.
Grande rappresentanza anche dell’Italia con il presepe genovese, quello in cartapesta di Lecce e quello in ceramica di Caltagirone.
All’inizio della navata sinistra si ammira invece la Natività allestita dall’Associazione Amici di Avigliana e dal Gruppo di Preghiera, il cui Bambinello proviene da Napoli, mentre ai piedi della statua della Vergine, ubicata a sinistra dell’abside, è esposto un presepe secolare donato da una signora di Buttigliera Alta.
Nella chiesa sono inoltre allestite la mostra fotografia “Dagli Agostiniani ai Gesuiti” che narra la storia del convento quattrocentesco del quale la Chiesa di Sant’Agostino faceva parte e una mostra dedicata alla Nobile famiglia Carron di San Tommaso, che possedette il feudo di Buttigliera Alta dal 1619 al 1912. I Carron di San Tommaso furono Marchesi di Avigliana dal 1702 al 1888, anno della morte di Gerardo, il loro ultimo esponente maschile.
QUANDO E’ POSSIBILE VISITARE LA MOSTRA
La mostra è visitabile gratuitamente dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 17 nei seguenti giorni:
DICEMBRE: domenica 21 – S. Natale giovedì 25 (mattino) e S. Stefano venerdì 26 – domenica 28
GENNAIO 2026: Giovedì 1 (pomeriggio), domenica 4, Martedì 6.
LA CHIESA DI SANT’AGOSTINO
La Chiesa di Sant’Agostino è quello che rimane del Convento di Sant’Agostino al Monte Piocchetto edificato nel 1470 accanto ad una preesistente chiesa detta della Misericordia.
I lavori furono finanziati dai nobili Andrea Balbis e Filippo Testa, quest’ultimo esponente di una famiglia aristocratica originaria del Monregalese, stabilitasi ad Avigliana verso il 1230. Il suo unico figlio Cherubino, nato nel 1451, fu il primo novizio della struttura e vi morì il 17 dicembre 1479 all’età di 28 anni. Una leggenda vuole che le campane di Avigliana suonarono a lungo, senza l’intervento di nessuno, annunciando il suo decesso. La sua salma fu deposta nel sepolcro della Chiesa della Misericordia; qualche mese dopo, il Superiore del convento decise di effettuare una ricognizione del corpo e scoprì con stupore che questo era intatto e nel petto di Cherubino era sbocciato un giglio bianchissimo ed intensamente profumato. Il giovate Testa venne beatificato con decreto firmato da Papa Pio IX il 21 settembre 1865. In seguito all’invasione giacobina del 1802 il convento venne soppresso e tre anni dopo le spoglie di Cherubino furono trasferite nella Chiesa Parrocchiale di San Giovanni.
Il Governo francese mise il luogo di culto all’asta e il complesso venne acquistato da un certo Blandino di Avigliana, il quale, senza alcun rispetto per la storia della struttura, demolì la chiesa e una parte del convento. Nel 1890 la Contessa Clementina Carron di San Tommaso contribuì all’acquisto di ciò che rimaneva del complesso e lo donò ai Padri Gesuiti, che gli diedero nuova vitalità spirituale e aprirono, dopo quasi un secolo, le porte agli aviglianesi. L’attuale Chiesa di Sant’Agostino risale al 1917. Nel convento aviglianese studiò Padre Federico Lombardi, Direttore della Sala stampa della Santa Sede dal 2006 al 2016.
I Gesuiti abitarono il complesso fino al 1971 quando lo alienarono al Comune, ma la chiesa, ricostruita sulle ceneri dei quella della Misericordia, continuò ad essere aperta al pubblico sotto la direzione della Parrocchia di San Giovanni. Nel 1975 il Comune cedette il complesso all’ ASL TO3 e la chiesa rischiò di venire abbattuta; si salvò soltanto grazie all’intervento del Parroco Don Rolle, della Curia e della Sovrintendenza, ma venne chiusa al pubblico e destinata a magazzino dell’ospedale. Nel dicembre 2018, dopo troppi anni di degrado, l’ASL TO3 provvide alla pulizia e al risanamento del luogo di culto. Grazie all’associazione Amici di Avigliana e alla volontà del Comune, la chiesa e il monte annesso sono stati candidati alla Campagna del Fai I luoghi del cuore dell’anno 2020, ottenendo un eccellente risultato: 89° posto e 4436 firme a favore. Questo ha permesso di rendere il luogo fruibile a visite guidate, aperture programmate con i volontari dell’associazione ed eventi.
L’interno della chiesa attuale presenta ancora parte degli ornamenti originali: il pulpito in legno di noce, una completa Via Crucis policroma in gesso, l’affresco del Beato Cherubino nella cupola centrale e il dipinto di Rodolfo Morgari del 1892, recentemente restaurato da Chiara Restauri di Collegno.
Il Comune di Avigliana ha stipulato un contratto di comodato con l’ASL TO3 per la gestione dell’area verde circostante la chiesa, il bosco e il viale dei tigli.
Grazie all’intervento della Città Metropolitana di Torino è stato ripulito il vecchio portale di accesso del monastero, testimonianza di un passato al quale gli aviglianesi sono ancora molto legati.
LE ALTRE ATTRAZIONI NATALIZIE DI AVIGLIANA
Nell’atrio della Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista, in Via Umberto I, il Gruppo Amici del Presepio di Avigliana, come da tradizione ha allestito un magnifico presepe in scala 1:20.
Il gruppo “Un Borgo Vecchio più vivo” ha organizzato il Calendario dell’Avvento diffuso nel centro storico e la Grande natività nei portici della trecentesca Casa Senore. Tra gli addobbi, in Largo Beato Umberto spicca l’albero di filo all’uncinetto. Nel centro della Borgata dei Bertassi gli abitanti hanno realizzato una mostra di presepi e addobbi in collaborazione con Borgo Paglierino, mentre in Borgo Pertusera gli alberi narranti raccontano una piccola filastrocca che parla di pace, gentilezza e comunità.
In città sono state inoltre allestite due mostre diffuse di presepi: la prima è quella della Natività diffusa con 50 presepi nel borgo medievale fino al Castello e al Giardino delle donne, a cura del Gruppo volontari Ecopresepi; la seconda è quella dei Presepi in vetrina, a cura del Distretto del Commercio di Avigliana e del Gruppo volontari Ecopresepi ed è allestita nelle vetrine delle attività commerciali e presso l’Ufficio turismo di Avigliana in Corso Laghi 389. I presepi esposti sono stati realizzati dalle scuole del paese. I più votati verranno premiati nel corso dell’evento “Accendi la Befana” che si terrà il 6 gennaio nel Parco Alveare verde alle ore 14.
ANDREA CARNINO
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