“Servono interventi strutturali e urgenti contro la crisi della formazione sanitaria universitaria e del Servizio Sanitario Nazionale”
20.11.2025 – In occasione del primo appello d’esame del semestre filtro di Medicina, i Giovani Democratici di Torino hanno presentato una mozione al Consiglio Regionale del Piemonte per chiedere un intervento urgente contro la crisi della formazione sanitaria universitaria e del Servizio Sanitario Nazionale.
“Il cosiddetto semestre filtro è la prova definitiva dell’improvvisazione e dell’incompetenza con cui il Ministero dell’Università sta affrontando la crisi della formazione sanitaria. Una riforma confusa, inutile e dannosa: una farsa. Non risolve nulla, non cura nulla, non cambia nulla. E soprattutto non affronta il problema vero: la mancanza drammatica di medici specialisti e di infermieri nel Servizio Sanitario Nazionale. La ministra Bernini ha venduto l’abolizione del numero chiuso come una rivoluzione epocale, ma oggi – proprio oggi – migliaia di studenti sono ancora a Lingotto Fiere a fare il test di medicina. Non ha abolito niente. Ha solo illuso un’intera generazione con slogan vuoti e spot da campagna social. Il risultato? Caos, disuguaglianze e una selezione ancora più ingiusta. Servono, invece, incentivi forti per trattenere i professionisti nel pubblico, che oggi è svuotato mentre il privato recluta a condizioni migliori. Servono infermieri: in Italia ne mancano 65mila, e i corsi all’università restano con posti vacanti perché la professione è stata abbandonata, lasciata senza tutele, senza dignità e senza retribuzioni adeguate. Di tutto questo la ministra non sembra minimamente consapevole. Continua a sventolare come un trionfo le poche centinaia di posti in più a Medicina inseriti quest’anno, ma è un inganno: nella migliore delle ipotesi quei posti si tradurranno in poche centinaia di specialisti tra dieci anni, quando il fabbisogno sarà già drasticamente calato e il trend si sarà invertito” commenta Giosuè Del Peschio, rappresentante Sanità dei Giovani Democratici di Torino.
Presenti anche i Consiglieri regionali del PD Daniele Valle, Gianna Pentenero, Nadia Conticelli e Simona Paonessa che hanno appunto presentato una mozione in Consiglio regionale chiedendo un intervento urgente contro la crisi della formazione sanitaria universitaria e del Servizio Sanitario Nazionale “Noi chiediamo ciò che è puro buonsenso – commentano i Consiglieri PD –ossia abolire il semestre filtro, ripristinare i fondi tagliati all’università, programmare con lungimiranza fabbisogni e specializzazioni, finanziare il SSN almeno al 7,5% del PIL, ridare dignità al lavoro degli infermieri e di tutte le professioni sanitarie. Il Consiglio Regionale del Piemonte deve farsi carico di questa battaglia e portarla al Governo. La ministra ascolti finalmente studenti, docenti, professionisti e sindacati, invece di inseguire slogan. La sanità italiana non ha bisogno di propaganda: ha bisogno di soluzioni, competenza e coraggio”.
Continua il Consigliere regionale PD Mauro Salizzoni: “Spesso sentiamo parlare di “emergenza” in sanità, ma siamo di fronte a una vera e propria trasformazione strutturale che mette alla prova la tenuta del sistema e l’universalismo delle cure sancito dall’articolo 32 della Costituzione. Un sistema che forza scelte professionali al prezioso capitale umano del comparto sanitario: stiamo, infatti, osservando un numero rilevante di medici che decide di lasciare l’ospedale pubblico. Le stime ci dicono che nel solo 2024 circa 7.000 medici ospedalieri hanno dato le dimissioni e, se estendiamo lo sguardo agli ultimi 18 mesi, il numero sale a 8.000 dirigenti. Per chi resta nel sistema, anche le prospettive di crescita sono limitate: solo il 12% raggiunge il ruolo di primario e tra questi le donne sono appena il 2%. Paradossalmente, guardando al futuro remoto, rischiamo il problema opposto: con l’aumento degli accessi all’università, le proiezioni indicano un possibile surplus di oltre 220.000 medici tra il 2025 e il 2040. A questo fenomeno si somma il fattore demografico. Nel 2025 è infatti previsto il pensionamento di 14.918 medici. Fortunatamente questo numero scenderà progressivamente, arrivando a 8.674 nel 2031 e a 4.864 nel 2040, ma nell’immediato la coincidenza tra uscite volontarie e pensionamenti crea una sfida complessa per la gestione dei reparti.
E’ fondamentale per la tenuta del sistema – conclude Salizzoni – ridurre il divario con l’Europa e ridare valore al capitale umano della nostra sanità, non con slogan, ma con politiche serie e strutturate condivise con chi, in prima linea, vive quotidianamente le sfide del nostro sistema sanitario”.
Daniele Valle, Vicepresidente Commissione Sanità
Mauro Salizzoni, Portavoce Commissione Sanità
Gianna Pentenero, Presidente del Gruppo PD in Consiglio regionale
Nadia Conticelli, Consigliera regionale
Simona Paonessa, Consigliera regionale
Giovani Democratici Torino
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