“Da mesi ci battiamo per dire che gli speculatori esistono, eccone uno conosciutissimo: Giorgio Molino, il ‘ras delle soffitte’ di Torino, la cui annosa vicenda giudiziaria per evasione fiscale si è appena conclusa con un patteggiamento: tre anni di reclusione da scontare ai domiciliari e 7 milioni di euro evasi da versare al fisco. Parliamo di un uomo che per decenni ha utilizzato società intestate a terzi per gestire oltre 1.400 immobili, cantine e soffitte affittate a persone fragili in condizioni indegne. L’iter giudiziario si è compiuto, ma è compito della politica trovare gli strumenti per impedire queste forme di speculazione edilizia ed evasione fiscale da parte dei grandi proprietari immobiliari, e per garantire al contempo edilizia popolare e canoni agevolati per le famiglie in condizione di difficoltà economica. I casi come quello di Molino sono proprio quelli che una seria ricognizione degli immobili privati permetterebbe di far emergere. E non si usi l’alibi dell’episodio isolato, di competenza della magistratura, per rifiutare di agire su un mercato lasciato a se stesso, che non garantisce il diritto alla casa e non blocca speculazioni e abusi. Serve un Piano casa nazionale, come chiede la nostra proposta di legge e come chiedono le assessore e gli assessori alle politiche abitative di oltre 40 città italiane, che animano l’alleanza municipalista per il diritto alla casa” – lo dichiara il Vicecapogruppo di AVS alla Camera, Marco Grimaldi.
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