Pil, Giachino: ” la Colpa non è di Cirio, il calo inizia ai primi anni 2000″

Gentile Onorevole GRIBAUDO,
capisco la rivalità politica nella Granda ma le responsabilità della bocciatura europea relativamente al calo del PIL procapite del Piemonte va rivolta a chi ha governato perlomeno negli ultimi vent’anni . Se avesse seguito anno per anno le relazioni della sede torinese di Banca d’Italia avrebbe potuto vedere che nel 2003, il PIL procapite piemontese era 120 su 100 della media europea, una media europea tenuta bassa dai Paesi ex comunisti. In  ventun anni il PIL procapite nella nostra Regione è sceso di oltre 20 punti ma come ha detto la dottoressa Fabrizi di Banca d’Italia lo scorso anno il calo maggiore si riferisce alla Area metropolitana torinese dove la crisi del settore auto pesa molto.  Io per primo denunciai la decrescita del PIL piemontese , inaugurando il Salone del TOSM a maggio 2009 , ma la allora Presidente Bresso e l’allora Sindaco Chiamparino invece di studiare i miei dati mi presero a male parole. Se si fosse capito allora che il turismo non riusciva assolutamente a pareggiare cosa stavamo perdendo nell’industria si potevano accelerare i lavori della TAV e il progetto della Linea 2 oltre a difendere maggiormente il settore auto. Non solo non si è capito cosa stava capitando nella economia piemontese ma addirittura la sinistra approvò’ in Europa una delibera GREEN assurda .
Io e Paolo Damilano provammo a maggio  2022 a avvertire che quella delibera ci avrebbe fatto male,  con un convegno agli Artigianelli, ma pochi ci dettero retta. Lo stesso sindacato non ha mai scioperato a difesa del settore auto, la più importante filiera industriale italiana. E meno male che nel 2018 noi SITAV portammo in piazza Castello 40.000 persone per salvare la TAV,  l’opera del futuro quella che ci porterà più logistica e più turismo oltre a renderci economicamente più attrattivi.
Ora ,invece di pensare alla patrimoniale , si agisca uniti , tutte le forze politiche , in Europa a chiedere due cose, la modifica sul settore auto e un Piano europeo straordinario di sostituzione del vecchi parco auto (40 milioni solo in Italia e quasi 200 milioni in Europa) con auto euro 6 ultima generazione. Daremmo dieci anni di spazio al nostro sistema industriale , diminuiremmo l’inquinamento e renderemmo il traffico più sicuro. Nella Legge Finanziaria si trovino le risorse per istituire un FONDO di GARANZIA al credito per le aziende dell’indotto .
Questa lezione europea serva inoltre alle forze politiche per recuperare la sensibilità sociale , che invece era forte tra le correnti dello scudo crociato, per selezionare candidati che sappiano leggere i dati economici in tempo e non accorgersi con venti anni di ritardo solo perché lo dice l’Europa. Fu la prima lezione che imparai dal grande Ministro DonatCattin , seguire i dati del PIL e del risparmio degli italiani oltreché l’andamento del produzione. Perché chi sta pagando le conseguenze di questo calo del PIL procapite sono da anni  decine di migliaia di famiglie che fanno un fatica boia ad arrivare a fine mese e che abitano nei Quartieri più svantaggiati. Quartieri dove non si portano attività economiche con posti di lavoro veri e dove non si portano neanche le luminarie di Natale. Ma la solidarietà deve arrivare , come ha detto il Cardinal Repole, anche da chi detiene importanti capitali privati realizzati nelle aziende torinesi e che oggi vengono investiti nelle attività finanziarie estere. Sarebbe il modo migliore di ricordare Alberto Bertone , grande imprenditore che abbiamo salutato per l’ultima volta stamane con grande tristezza.
Mino GIACHINO
SITAV SILAVORO
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