“basta profitti in crescita senza giustizia salariale”
«La spesa farmaceutica pubblica e privata continua a crescere, così come i profitti del settore. Le farmacie stanno assumendo sempre più un ruolo sanitario grazie alla formula delle farmacie dei servizi (evoluzione per molti versi problematica), mentre il Governo punta a spostare una parte consistente della distribuzione ospedaliera dei farmaci verso le farmacie convenzionate.
In questo contesto – tutt’altro che di “vacche magre” – gli unici a non aver visto un reale miglioramento economico sono le farmaciste e i farmacisti dipendenti. Il loro contratto, scaduto nell’agosto 2024, attende ancora un rinnovo: Federfarma non mostra una vera disponibilità al dialogo e gli aumenti proposti negli ultimi anni sono del tutto inadeguati rispetto al costo della vita.
È tempo che i titolari di farmacia redistribuiscano una parte dei profitti crescenti e riconoscano il valore professionale di un personale altamente qualificato, laureato e indispensabile per il funzionamento del servizio farmaceutico territoriale, ancora fermo a vecchie norme corporative che escludono i farmacisti dipendenti da ogni possibilità di titolarità e riconoscimento.
A loro va la nostra piena e convinta solidarietà e per questo sono stata in piazza al loro fianco questa mattina, nel primo sciopero unitario di questa categoria. Porteremo questa istanza in Regione, anche nella discussione del piano socio-sanitario: è tempo che le Regioni pretendono che i soggetti con cui sono attive convenzioni, da Federfarma ad Aiop e Aris, attive nella sanità privata, rispettino il diritto di lavoratori e lavoratrici ad un salario equo.
Difendere i farmacisti dipendenti significa difendere il valore dell’alta formazione conseguita, l’alta professionalità di questa categoria e l’indubbio ruolo nei servizi sanitari».
Alice Ravinale
Presidente Gruppo consiliare regionale
Alleanza Verdi Sinistra

