IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Salvo i paesini, le città che rievocano una data storica si rivolgono di norma ad uno storico o almeno ad un cultore della materia. Sono rari i sindaci che hanno la presunzione di fare anche l’orazione storica. Sono sindaci protagonisti, dall’ego un po’ dilatato che si avventurano su terreni in cui come minimo confondono la storia con la politica e magari anche la viabilità. Il caso di una sindaca proPal. del Sud mi è sembrato emblematico e davvero anomalo perché confondere Gaza con Vittorio Veneto e citare l’articolo 11 della Costituzione, solo ovviamente nella prima parte, lasciando intendere un ripudio totale della guerra che non esiste nel testo dell’articolo, è sintomo di malafede e ignoranza. Se poi la sindaca parla davanti a dei bambini delle elementari commette un altro errore marchiano perché i bimbi delle elementari vanno rispettati e non frastornati con i soliti slogan. Avrebbe fatto meglio la sindaca ,che pare sia laureata in medicina, a tacere, lasciando spazio a chi tra i suoi assessori avesse più cultura storica e più onestà intellettuale. Applicare l’articolo 11 della Costituzione alla prima Guerra Mondiale è ridicolo, fuori dalla storia, del tutto anacronistico. Spero che quella sindaca non faccia anche il chirurgo perché da lei non mi lascerei fare neppure la pedicure .

