Ex Ilva, Pd: “Solidarietà ai lavoratori”

“MENTRE I GOVERNI NAZIONALE E PIEMONTESE FANNO PAROLE L’ITALIA RISCHIA DI PERDERE IL SUO PATRIMONIO INDUSTRIALE”

16 ottobre 2025 – “Esprimiamo piena solidarietà ai lavoratori dell’ex Ilva che oggi hanno manifestato a Novi Ligure come a Taranto, con dignità e determinazione, per difendere il proprio diritto al lavoro e il futuro industriale del nostro Paese. La loro voce è chiara: non vogliono cassa integrazione, vogliono lavorare. E noi siamo al loro fianco” dichiarano il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Ravetti, che, questa mattina ha preso parte alla mobilitazione dei tanti lavoratori dello stabilimento di Novi Ligure che stanno chiedendo risposte concrete sul destino dello stabilimento e dell’intero comparto siderurgico, e la Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Gianna Pentenero.

“Non possiamo permettere che i lavoratori e le loro famiglie continuino a vivere nell’incertezza, né che l’Italia rinunci a una filiera strategica come quella dell’acciaio. Il Governo deve assumersi le proprie responsabilità e intervenire con urgenza, mettendo in campo un piano industriale serio, sostenibile e condiviso con le parti sociali. È il momento del coraggio, non dell’attesa. L’abbiamo ribadito più volte e continueremo a farlo” proseguono gli esponenti dem.

“Il Presidente Cirio ha affermato che la Regione non sarà spettatrice e che vuole fare la sua parte con determinazione e senso di responsabilità, per costruire un futuro industriale degno del Piemonte e dell’Italia. Peccato che, come il Partito Democratico, ha sottolineato più volte, anche durante la scorsa legislatura, le crisi industriali si susseguano, testimoniando drammaticamente che è necessario ripensare, sia a livello nazionale che regionale, a una politica industriale seria, che oggi continua a mancare e la Giunta di centrodestra sia rimasta a guardare mentre i lavoratori attendevano proposte e soluzioni. Ogni volta che scoppia una crisi industriale Cirio costruisce un tavolo, ma gli vogliamo ricordare che il suo ruolo è quello di Presidente della Regione, non di falegname e che, invece, di limitarsi a convocare le parti interessate dovrebbe dire ai Ministri del suo stesso schieramento politico che occorre un piano industriale serio e innovativo che guardi al futuro. Intanto mentre in Piemonte e a Roma si discute l’Italia sta perdendo il proprio patrimonio industriale” concludono Ravetti e Pentenero.

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