Giulia Guazzora, missione sindaca: welfare, cultura e partecipazione per San Mauro

Giulia Guazzora è sindaca di San Mauro Torinese dal 2021 eletta con una coalizione di centrosinistra. Nel  suo mandato pone molta attenzione a temi come il welfare, la cultura, la scuola, la partecipazione civica, accompagnando la città nella gestione delle sfide legate ai progetti del PNRR e alla crescita sostenibile del territorio. Il suo stile amministrativo è caratterizzato da un approccio pratico e dialogante e con lei la città è cambiata, si è come risvegliata.

Dopo un primo momento di titubanza nei confronti di una Sindaca donna (la prima a San Mauro Torinese) la cittadinanza la segue in maniera molto partecipativa nei suoi progetti evolutivi e di sviluppo del territorio. Mamma di due ragazzi, gentile ma decisa e determinata, ci racconta la sua esperienza come Prima Cittadina.

Cosa l’ha portata ad entrare in politica?

Fin da piccola con mio padre ci informavamo sui fatti del giorno della politica locale, ma anche nazionale, e li commentavamo insieme. Al tempo del liceo, il Gioberti di Torino, partecipavo ai movimenti studenteschi, mi interessavo soprattutto ai temi dell’inclusione e dell’uguaglianza. Ero davvero attratta dalle questioni che riguardavano il bene comune e piuttosto che andare ad un concerto, come gli altri ragazzi, mi mettevo ad ascoltare i dibattiti, mi appassionavano molto.

All’università ho studiato Scienze Politiche, contro il parere di molti, e sono diventata anche giornalista, mi sono occupata per diverse testate locali di cronaca politica.

La mia esperienza in questo ambito però ha preso forma quando sono ho lavorato in Consiglio Regionale del Piemonte occupandomi dell’ufficio stampa e di altre attività; questa importante avventura mi ha fatto conoscere meglio la dinamica dell’amministrazione politica regionale e ho capito davvero che quello era il mio percorso.

Nel frattempo si è dedicata anche alla famiglia?

Si, ho avuto due bambini, per un periodo ho allentato con la politica e mi sono dedicata alla famiglia e all’insegnamento, Diritto ed Economia alle scuole superiori, un lavoro molto più conciliabile con l’esperienza della maternità, ma non mi sono mai fermata. In seguito c’è stata l’opportunità di fare l’assessore alla cultura nella mia città e subito dopo ho sostenuto le primarie con il candidato del PD per diventare candidato sindaco della coalizione di centrosinistra e le ho superate, poi ho vinto le elezioni con la lista civica e sono stata eletta, la prima donna a San Mauro Torinese, una bella soddisfazione.

Ha avuto difficoltà in questo senso?

All’inizio non posso negare di aver avuto qualche criticità, ma sono andata avanti puntando sulla serietà e cercando di creare autorevolezza attorno alla mia figura sia personale che politica. I preconcetti sono sempre dietro l’angolo, tuttavia posso dire che avendo gestito tutta una serie di problematiche impegnative, la percezione su di me è cambiata e la questione culturale di genere è stata scardinata.

Quante risorse coordina al momento?

Cento in tutto, con diversi ruoli e capacità che sono dipendenti comunali, poi c’è il rapporto con la giunta che sono i miei più stretti collaboratori, il Consiglio comunale, le associazioni locali, le realtà industriali e commerciali del territorio; inoltre, ci sono da gestire i rapporti con gli altri enti (Smat, Seta, ecc.), le relazioni con Torino e gli altri comuni, con il consorzio Cisa di cui sono presidente dell’Assemblea dei Sindaci; un lavoro complesso, ma vengo dalla pallavolo e quindi sono abituata al lavoro di squadra, allo scambio e a capire le particolarità individuali.

Un progetto per gli anziani e uno per i giovani che sta portando avanti?

Una bella iniziativa è quella che vede i ragazzi delle scuole impegnati nelle RSA per fare passare del tempo in compagnia agli anziani che le abitano; gli alunni vanno a pranzo nelle residenze e i pensionati ricambiano recandosi nelle mense scolastiche. Il centro anziani funziona molto bene, ci sono diverse attività come la ginnastica dolce; attualmente stiamo lavorando alla Casa di Comunità dove ci saranno medici generici, specialisti con attrezzature nuove, un pronto soccorso a codice bianco e assistenti sociali. Un progetto da 2.7 milioni di euro, gestito in collaborazione con l’Asl. Per i giovani, invece, esiste un centro a loro dedicato che fa soprattutto aggregazione musicale, ma anche dove si può creare attraverso il writing sui muri, il cinema teatro Gobetti che organizza, inoltre, corsi per i ragazzi che sono molto frequentati. Il Castelletto, appena restaurato, invece vuole essere un punto di riferimento ambientale da dove partiranno gite e camminate verso i percorsi collinari. Siamo molto fieri di avere una ludoteca e una biblioteca, dove le sale sono divise tra i bambini più piccoli e quelli più grandi, le abbiamo appena rifatte interamente. Ovviamente abbiamo anche progetti gratuiti che riguardano lo sport come il rugby e il nuoto per tutti gli alunni delle scuole, sappiamo bene quanto lo sport sia importante per fare unione positiva.

Ci sono altre idee in attuazione nei i prossimi mesi?

In primavera aprirà un museo dedicato al territorio e poi abbiamo appena vinto un bando che ci permetterà di riqualificare una piazza di San Mauro. Stiamo cercando di togliere l’asfalto sostituendolo in modo più green, è importante essere sensibili ai temi ambientali. Ad oggi, dopo 4 anni di mandato, sono atterrati – oltre alla nota impresa aerospaziale Argotec, che ha preso sede in Pescarito – 23 milioni di euro in città.

Un suo motto?

Ora e sempre resilienza!

MARIA LA BARBERA

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