Nel cuore di Torino, con Ernest Hemingway

Un giovane Hemingway a spasso in centro, in via Pietro Micca, piazza Castello, piazza Solferino e poi a Superga per entrare nella grande Basilica di Filippo Juvarra. Cosa faceva lo scrittore americano (1899-1961), premio Nobel per la letteratura nel 1954, sotto la Mole all’inizio del Novecento? È il 1918, Ernest parte da Parigi diretto a Milano. L’amore lo porta a Torino dove si ferma per vedere Bianca, la fidanzatina, e si innamora anche della città “ per la sua eleganza austera e il suo spirito operoso” che all’epoca contava mezzo milione di abitanti e in cui tornerà nel 1922. Una città in piena trasformazione e in fermento dopo la Grande Guerra, immersa nello splendore del Liberty, tra eleganti vie e storici caffè. Fa la corte a Bianca Bellìa, figlia di un magnate delle costruzioni e proprio dai rapporti con la famiglia Bellìa e da via Pietro Micca, dove i costruttori abitavano, parte l’itinerario alla scoperta di piazze, palazzi, bar, hotel, e monumenti che hanno fatto la storia di Torino e che ancora oggi parlano della presenza di Hemingway. Grazie alla storia d’amore tra Ernest e Bianca, Francesco Nugnes e Angelo Toppino hanno tracciato il passaggio di Hemingway in città e lo hanno descritto nel libro “ Hemingway a Torino, sulle tracce di Ernest per le vie della città, Gondour edizioni.
Una ricerca dettagliata e ricca di illustrazioni, condotta attraverso articoli, racconti, biografie, cartoline d’epoca e ricordi, anche se gli autori invitano i lettori a “rivedere con gli occhi della fantasia” la Torino che si presentò al giovane Ernest. Come detto, nel 1918 il romanziere passò da Porta Nuova prima di arrivare a Milano mentre nel 1922, all’età di 23 anni, soggiornò a Torino lasciando tracce di sé in via Pietro Micca e in collina. Visse una relazione sentimentale durante un periodo di convalescenza a Stresa dopo essere stato ferito sul fronte italiano nella Grande Guerra e lì, nelle corsie dell’ospedale, conobbe Bianca Bellìa, infermiera volontaria e la sua famiglia, molto nota a Torino. Scoppiò l’amore, lui volle sposarla, ma la famiglia di lei si oppose. Troppa fretta e poi la differenza sociale, lei ricca mentre lui non era ancora diventato famoso come scrittore e premio Nobel. Non se ne fece nulla e qualche anno dopo Hemingway sposò Hadley Richardson, la prima delle sue quattro mogli, ma tornando in Piemonte nel 1948 e nel 1954 attraversò le vie di Torino insieme al suo biografo ricordando quel suo passato amore torinese. L’amicizia con i Bellìa non finì, anzi proseguì negli anni successivi tramite corrispondenza e visite nella nostra regione. È davvero godibile la passeggiata nel cuore della città sabauda insieme ad Ernest descritta da Nugnes e Toppino. Il passaggio nella prima capitale d’Italia del turista Hemingway è dunque segnato dal legame con Bianca Bellìa e con lei avrà certamente passeggiato mano nella mano in piazza Castello, piazza Solferino, piazza San Carlo, in mezzo a negozi, bar, birrerie, chiese e palazzi. Possiamo immaginare lo stupore di Hemingway davanti a Palazzo Reale e a Palazzo Madama con Bianca che gli racconta la storia di queste residenze reali oppure sotto i portici di via Pietro Micca 4, al 1 piano, insieme a Ernest, alla sartoria Fratelli Cavallo, e ancora al Ristorante degli Specchi al numero 18 di via Pietro Micca anche se non sappiamo se Ernest pranzò qui ma era comunque il classico ristorante del centro molto frequentato da scrittori, giornalisti e nobili famiglie. Non è esclusa una pausa dello scrittore al bar Norman mentre sicuramente è entrato al Bicerin in piazza della Consolata che era, secondo lui, “tra le cento cose da salvare al mondo”. Poi la visita alla Basilica di Superga che lo scrittore dell’Illinois visitò accompagnato dal conte di Torino Vittorio Emanuele, fratello del duca d’Aosta. Si recò inoltre, come riportano i giornali dell’epoca, al Grand Hotel delle Isole Borromee e alla pasticceria Arione in piazza Galimberti a Cuneo, aperta da pochi anni, dove ordinò un whisky e mangiò i leggendari cuneesi al rhum.       Filippo Re
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