Stellantis dopo la vendita di Iveco: timori e prospettive a Torino

Stellantis ha di recente completato la vendita del ramo Iveco, segnando un momento di cambiamento significativo nelle sue strategie italiane. Sul fronte produttivo, la produzione di veicoli in Italia è crollata nel 2024 a circa 475.000 unità, per la prima volta a livelli così bassi dal 1956 . In particolare, lo storico stabilimento Mirafiori di Torino ha registrato un calo di produzione fino al 70 %, mentre molte attività sono ferme o soggette a riduzioni strutturali .

Un altro dato recente conferma la fragilità del settore: ad aprile 2025, la produzione automobilistica in Italia è scesa del 17,6 % rispetto ad aprile 2024, con un calo del 22,4 % nei primi quattro mesi dell’anno . Solo le carrozzerie hanno registrato una crescita (+12,9 %), ma i veicoli passeggeri prodotti sono scesi del 47,5 % ad aprile su base annua. Sul fronte delle immatricolazioni, nel 2024 si sono registrati circa 1,559 milioni di veicoli nuovi, in calo rispetto al 2023 e quasi il 19 % in meno rispetto al 2019 .

In questo contesto, i sindacati (Fim-Cisl, Uilm e Uilm-P) manifestano forte preoccupazione sul futuro dello stabilimento di Mirafiori, simbolo storico dell’industria torinese. Le richieste sindacali includono l’introduzione di nuovi modelli di massa, oltre al lancio della versione ibrida della Fiat 500, previsto per novembre 2025, che secondo le stime potrebbe portare a circa 5.000 unità annue e dare respiro produttivo alla fabbrica. Una mobilitazione spontanea dei lavoratori e scioperi sono stati organizzati proprio per chiedere chiarezza e piani industriali certi.

L’industria torinese non può fare a meno degli allarmi dei rappresentanti sindacali. Come ha dichiarato un dirigente Fim-Cisl, se non arriveranno nuovi prodotti e non si invertirà la tendenza del mercato, “Mirafiori rischia di ridursi a un miraggio produttivo” . A livello istituzionale, associazioni di imprese locali, quali l’Unione Industriale di Torino, CNA e Api, hanno lanciato appelli affinché venga preservato il polo automobilistico con sede a Torino, valorizzando competenze e know-how del territorio .

Tuttavia, non mancano iniziative di adattamento: Stellantis ha attivato un piano di uscite volontarie destinato a 610 lavoratori dello stabilimento di Mirafiori per favorire il ricambio generazionale in vista del lancio della 500 ibrida. Parallelamente, l’azienda ribadisce il suo impegno a raggiungere una capacità produttiva di 1 milione di veicoli in Italia entro il 2030, con un piano di investimenti di circa 2 miliardi di euro per quest’anno.

In sintesi, la cessione di Iveco segna un ulteriore passaggio nella trasformazione industriale di Stellantis. Ma il forte calo della produzione e delle vendite in Italia, unito alle pressioni sindacali per salvaguardare Mirafiori, rischia di compromettere sia la competitività sia l’occupazione nel settore. Il futuro industriale di Torino — e dell’Italia dell’automotive — dipenderà oggi più che mai da scelte strategiche tempestive, investimenti mirati e da una solida politica industriale nazionale e locale.

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