Stati Uniti d’Europa: il Centrodestra aumenta le tasse ai lavoratori

Il Gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte e Italia Viva denunciano la riforma fiscale del Governo Meloni e della Giunta Cirio
Lunedì 28 luglio, presso la Sala delle Bandiere di Palazzo Lascaris a Torino, il Gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte ha ospitato una conferenza stampa con i parlamentari piemontesi di Italia Viva per denunciare l’aumento della pressione fiscale e l’impatto della riforma IRPEF promossa dal Governo nazionale e recepita dalla Regione Piemonte.


La presidente del Gruppo Stati Uniti d’Europa per il Piemonte, cons. Vittoria Nallo, ha aperto i lavori puntando il dito contro l’ennesimo intervento fiscale che danneggia il ceto medio: “Siamo pronti ad affrontare questa settimana di Consiglio regionale opponendoci con tutte le nostre forze all’aumento dell’IRPEF. È un aumento che colpisce direttamente chi lavora e produce, senza alcun miglioramento nei servizi per i cittadini.” Nallo ha denunciato l’intenzione della Giunta Cirio di approvare l’aumento prima della pausa estiva: “Si vuole fare un blitz, accelerando i tempi per evitare che i cittadini se ne accorgano. Ma noi saremo qui per impedirlo.” Secondo Nallo, “le fasce tra i 28.000 e i 50.000 euro di reddito saranno le più colpite”. E aggiunge: “Tajani e Cirio stanno colpendo proprio quel ceto medio che Forza Italia diceva di voler tutelare. L’assessore Tronzano ha già detto chiaramente che non c’è intenzione di cercare alternative.”
A seguire è intervenuta la presidente regionale di Italia Viva Sen. Silvia Fregolent, che ha sottolineato l’impatto sociale delle misure fiscali adottate: “L’aumento dell’IRPEF voluto da Cirio è l’ennesima dimostrazione che la destra non tutela il ceto medio: insegnanti, infermieri, dipendenti pubblici sono stati colpiti duramente, tra tasse più alte e servizi ridotti. Tre italiani su cinque non possono permettersi una vacanza, e molti rinunciano a curarsi.” Fregolent ha ribadito come “quando l’export rallenta, bisogna aumentare la domanda interna e alzare gli stipendi, che invece stanno calando”. Ha poi aggiunto: “La destra non ha una visione su agricoltura, industria 5.0 o come affrontare i dazi. E l’amicizia con Trump non sta affatto giovando all’economia italiana. Serve un’alternativa seria. Basta chiacchiere: è ora di mandare a casa questa destra.”
A concludere la conferenza, il vicepresidente nazionale di Italia Viva Sen. Enrico Borghi, che ha denunciato la totale assenza di visione del centrodestra: “L’aumento dell’IRPEF in Piemonte è la conseguenza diretta della riforma nazionale dell’IRPEF voluta dalla destra: una riforma a tre scaglioni che ha scaricato il peso sulle regioni. Il risultato? 150 milioni di euro di gettito in meno per il Piemonte.” Borghi ha ricordato che “la destra aveva promesso meno tasse. Invece aumentano le addizionali regionali IRPEF e lasciano che la sanità regionale sprofondi, scaricando tutto sulle tasche dei cittadini”. Ha poi puntato il dito contro le politiche economiche e internazionali del Governo: “La destra fallisce anche sui dazi. L’aumento del 15% approvato negli Stati Uniti colpirà pesantemente le eccellenze piemontesi, dal vino all’acciaio. E Giorgia Meloni ha il coraggio di dire che si tratta di un accordo positivo. È il sovranismo che porta al protezionismo, e chi paga il conto sono le nostre imprese.” Infine, ha sottolineato: “Sulla sicurezza sono aumentati i reati, l’immigrazione illegale è cresciuta del 15% e l’accordo con l’Albania ci costa un miliardo di euro. Il centrodestra ha fallito su tutti i fronti.”

cs

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