Caro Direttore,

Come sai amministro una azienda a Genova, ogni settimana ho incontri a Milano e Roma, e tutti mi dicono di quanto sia bella la nostra Città . Torino è bellissima nelle sue piazze , nei suoi portici, nei suoi palazzi che piacevano tanto a Nietzsche , nella sua collina , nei suoi caffè storici, ma purtroppo non riesce più a trattenere i suoi giovani migliori neolaureati come ha detto lo studio IRES , presentato venerdì, la maggioranza di quelli che vanno all’estero non pensano di ritornare. Così negli investimenti industriali. Due gruppi cinesi del settore auto sono venuti in Europa ma hanno scelto di localizzare le loro produzioni in Spagna, Turchia e Ungheria malgrado BYD abbia come responsabile Altavilla, il n.2 di Marchionne. Per fortuna che dopo l’atteggiamento duro del Governo la Fiat riporta a Mirafiori la 500 ibrida.
La situazione si sta aggravando perché per fare un esempio, a chi non si era accorto della situazione pesante di Barriera di Milano , dal Sindaco al PD che ha sempre governato il Quartiere, l’Istat ci ha detto nei giorni scorsi che BARRIERA è la zona più povera di Torino e l ‘IRES ci dice che è anche in difficoltà dal punto di vista educativo . Sappiamo tutti delle difficoltà di Aurora e di altri Quartieri periferici di Torino . In sostanza la metà della Città che stava male oggi dopo le amministrazioni di sinistra e grillina oggi sta peggio. Anche perche tutte le iniziative economiche vengono portate nel Centro della Città, al Lingotto, a S. Rita. Ecco perché da tempo sostengo che bisogna spostare una iniziativa con nuovi posti di lavoro in Barriere, come il Centro per la Intelligenza artificiale.

Banca d’Italia ci mostra un grafico nel quale si vede chiaramente che per quanto riguarda il Valore aggiunto il Piemonte è ancora sotto il 2007 e viaggia sistematicamente non solo sotto le regioni del Nord ma anche della media nazionale. Il Prof. Deaglio tempo fa alla presentazione del libro di Enrico Salza di fonte a una platea qualificata, sicurmente era presente tutto il gruppo che fa capo al cosiddetto Sistema Torino, ha detto che per trovare trent’anni di stagnazione come questi ultimi trent’anni torinesi occorre andare al 1800 dopo la perdita della Capitale. Una implicita bocciatura alle ultime amministrazioni che hanno dato per scontato il venir meno del sistema industriale e hanno puntato tutto sul turismo, sulla cultura e sul loisir . Definendosi progressisti sono stati così superbi da non fare mai un bilancio consuntivo, come si fa in qualsiasi azienda, per capire se la strategia fosse giusta. L’altro giorno a Aspesi, Beppe Russo ha letto una tabella dalla quale si vede come il contributo economico dato dalla Ricerca , dalla Industria sia quasi tre volte quello del turismo. Questo spiega come mai la crescita economica di Torino sia così bassa da oltre due decenni e questo tenga basso il PIL del Piemonte . Meno male che in questi anni ha tenuto l’edilizia, che da un contributo alla crescita doppio rispetto al turismo. E meno male che noi abbiamo salvato con la grande Manifestazione di piazza Castello la TAV . la infrastruttura che consentirà a Torino di cercare di collegarsi di più con le amministrazioni di Lione , Milano e Genova nella TAV VALLEY, coinvolgendo tutti gli Atenei come ha proposto recentemente anche il Rettore del Politecnico.
Torino , che si è impoverita ulteriormente nella fascia economica e sociale più bassa e in parte del ceto medio, penso al settore del commercio, contemporaneamente e’ la terza Città in Italia per patrimoni , come ha ricordato il Cardinale nella Omelia di S. Giovanni . Di qui il forte invito del giovane Cardinale a investire questi capitali nella Città per renderla più competitiva. Ma dopo 20 giorni sono pochi quelli che han risposto . Mentre mi aspetto una risposta da parte del Consiglio Comunale , rilevo che alcuni autorevoli personaggi hanno frainteso il senso del messaggio che non era rivolto alle Banche ma ai detentori di patrimoni finanziari importanti frutto del lavoro e dell’ingegno di loro antenati.
L’arrivo della 500 ibrida a Mirafiori è un motivo di speranza ma non basta perché nel frattempo , sino a quando non verrà modificata la politica europea dell’auto (votata dal PDj , l’indotto auto e’ in crisi ecco perché occorre concordare col Governo e con la Agenzia della Energia Eletrrica una forte riduzione del costo della energia per alcuni settori industriali a partire da quello dell’auto così come occorre accelerare la costruzione delle infrastrutture di trasporto , dalla TAV alla linea 2 della Meteo perché il costo della energia elettrica e la efficienza delle infrastrutture di trasporto sono due grandi fattori di competitività dei territori . Siccome molti non han memoria della Storia politica, ricordo che il manifesto del PCI alle elezioni del 1975 era NO ALLE GRANDI OPERE, a partire dalla Metro e che nel 1987 la sinistra votò NO al Referendum della energia nucleare così oggi noi paghiamo la energia elettrica quasi il doppio dei francesi….
Se Torino vuole rilanciarsi deve cambiare aria in Comune.
Mino GIACHINO
SITAV SILAVORO
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