Le preoccupazioni espresse dai rappresentanti della Rete sostenuta da Assemblea scuola sui rischi di esclusione conseguenti agli accorpamenti forzosi tra scuole vanno accolte e la Regione Piemonte dovrà rivalutare attentamente il dimensionamento scolastico. Per la ragione che esso riguarda istituti e scuole di aree periferiche di Torino e coinvolge istituti che si occupano di un’utenza complessa e fragile, come adulti, studenti da poco in Italia, giovani a rischio come quelli degli istituti tecnici e professionali di Barriera di Milano, Mirafiori, Aurora e Lucento già costretti in una preoccupante fragilità sociale ed economica. Gli effetti del dimensionamento investono inevitabilmente gli organici e vanno a colpire, come denunciato dalla Rete, carceri e scuole serali.
Conosco bene il quadro di difficoltà in cui operano oggi le Regioni e gli Enti locali, anche per effetto dei tagli conseguenti alla legge di bilancio. Sono anche consapevole, e con me lo sono la giunta regionale e il presidente Cirio, che il “fattore scuola” è una leva cruciale per salvaguardare la coesione sociale, valore primario per chiunque abbia responsabilità pubbliche.
on. Daniela Ruffino, segretaria regionale di Azione in Piemonte
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