Torino abbraccia orgoglio e diritti e sabato 28 giugno tornerà ad ospitare la sua terza edizione del Disability Pride, la terza parata cittadina di persone con disabilità.
Dopo il successo delle prime due edizioni, sabato 28 giugno Torino ospiterà il suo terzo Disability Pride, l’evento che pone al centro le persone con disabilità, chiedendo una società realmente accessibile, inclusiva e libera dall’abilismo. Il ritrovo sarà alle 15.30 davanti al castello del Valentino, rotatoria Nikola Tesla) e partenza del corteo intorno alle ore 16 da corso Massimo D’Azeglio. Il Politecnico di Torino rinnova il suo patrocinio a questa importante manifestazione cittadina per i diritti, la dignità e la visibilità delle persone con disabilità.
Il Disability Pride Torino nasce dal desiderio di rivendicare dignità, visibilità, piena partecipazione alla vita sociale, culturale, economica e politica. In quest’ottica la parola orgoglio non significa autocelebrazione, ma riconoscimento pubblico di sé contro ogni tentativo di invisibilizzazione, medicalizzazione o pietismo.
Un Pride è, prima di tutto, un momento di rottura simbolica dello stigma, è l’affermazione della propria identità in uno spazio condiviso, politico, gioioso, in cui la disabilità smette di essere qualcosa da nascondere o sopportare, diventando parte legittima del tessuto sociale.
Promosso dal Coordinamento Disability Pride Torino, rete di associazioni, fondazioni, start up del territorio, la manifestazione gode del patrocinio della Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Città di Torino, Politecnico di Torino e Università degli Studi di Torino. Si tratta si un importante riconoscimento istituzionale che testimonia l’interesse crescente verso i diritti delle persone con disabilità, non solo come destinatari di servizi, ma soprattutto come cittadine e cittadini attive,portatrici di competenze, desideri, progettualità.
Il Disability Pride, nato negli Stati Uniti negli anni Novanta, è approdato in Italia nel 2015 grazie all’attività di Carmelo Comisi, pioniere del movimento nel nostro Paese, che ha dato vita a una rete di eventi che pongono al centro l’orgoglio della propria identità e la visibilità pubblica delle persone con disabilità. In dieci anni il movimento ha toccato molte città italiane e dal 2023 Torino.
Oggi il Disability Pride rappresenta una delle principali piattaforme di attivismo e confronto sui diritti, i bisogni, le aspirazioni delle persone con disabilità.
Attraverso parate, manifestazioni artistiche e momenti di riflessione politica, il Pride promuove una cultura alternativa a quella dell’assistenzialismo e della compassione e nasce per superare la discriminazione di chi non rientra negli standard fisici, sensoriali o mentali dominanti .
Il corteo torinese propone uno sguardo intersezionale sulla disabilità e i fatti, attraversa e incontra temi complessi più che mai attuali, come l’identità di genere, gli orientamenti di sessualità, le origini etniche, le condizioni socio-economiche, venendo soggetta a multiple oppressioni che vanno riconosciute e combattute collettivamente.
Una visione sostenuta anche dal crescente interesse verso i Disability Studies, ambito accademico multidisciplinare che analizza la disabilità non solo in chiave medica, ma soprattutto come costruzione sociale e politica. Il Disability Pride Torino si pone come spazio di rivendicazione, ma anche di educazione collettiva, per contribuire ad arginare stereotipi, paternalismi e narrazioni di abilità ancora troppo diffuse. Insomma una normalità che ancora troppo spesso discrimina.
Tra le voci che animeranno palco e corteo la coordinatrice del Disability Pride di Torino, Alessia Volpin, il content creator ipovedente, Marco Andriano, Alexa Pantarella, ricercatrice sul linguaggio e podcaster Diversi Speaking, e rappresentanti di Disability Pride Network, coordinamento Torino Pride e istituzioni patrocinanti.
In occasione della terza edizione, il Coordinamento del Disability Pride Torino ha aggiornato il proprio manifesto , documento politico culturale elaborato da persona con disabilità, persone neurodivergenti, caregiver, alleati e alleate su tre pilastri: attuazione della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata in Italia nel 2009, piena implementazione della legge delega 227/2021, lotta all’abilismo e all’idea di normalità.
Mara Martellotta
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