L’isola del libro

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA

 

Stephanie Bishop “L’arte del matrimonio” -Marsilio- euro 20,00

Stephanie Bishop è una scrittrice nata in Australia nel 1979, tra le migliori giovani romanziere del suo continente, e docente di scrittura creativa presso l’Università dell’Anglia orientale.

Questo è il suo secondo romanzo ed è splendido, intrigante e con un coinvolgente risvolto noir. Racconta l’unione tra la scrittrice Lucie e il regista di culto Patrick, che ha 20 anni più di lei.

Per festeggiare il loro 14esimo anno di matrimonio hanno optato per una vacanza su una nave da crociera; ma quello che avrebbe dovuto essere un viaggio romantico, invece, finisce in tragedia…con tanto di morto.

La protagonista è Lucie, e Patrick era stato suo professore universitario. Ora lei ha appena vinto un importante premio letterario con il suo libro ed è in attesa della cerimonia di premiazione e la crociera è il disperato tentativo di salvare in extremis il loro matrimonio ormai a pezzi.

Sono sposati da 14 anni, un’unione iniziata quando lui era già all’apice della carriera e lei una giovane studentessa in via di definizione. L’avvio pieno di passione e complicità, poi una forte sintonia lavorativa tra due creativi che si aiutavano vicendevolmente. Ultimamente qualcosa però era andato via via sfilacciandosi.

La crociera scivola letteralmente in tragedia quando Patrick

-completamente ubriaco- si rifiuta di abbandonare il ponte mentre infuria una tempesta e finisce per essere trascinato via dalle onde. Il suo cadavere sarà ritrovato giorni dopo sulle coste del Giappone.

E solo Lucie sa quali siano state le sue ultime sconvolgenti parole.

Il romanzo si sviluppa intorno al dramma della protagonista che raccoglie la sua vita in pezzi e cerca di ricomporla, riannodando momenti che potrebbero illuminare i buchi neri degli ultimi frame del suo sodalizio con Patrick.

Lucie si danna pensando e ripensando, riavvolgendo il nastro dei ricordi, i frame delle immagini che la riportano a episodi che ora assumono maggior significato e forse spiegano qualche mistero.

Lucie nel suo rinvangare il passato volerà anche nella natia Australia a casa della sorella, nel tentativo di allontanarsi da tutto e osservare le cose da una latitudine diversa e da un’altra angolazione.

Ma le indagini sulle circostanze della morte di Patrick la raggiungono fino all’altro capo del mondo… e qui mi fermo. Lascio a voi il piacere di scoprire come andrà a finire, incluse la profondità e la capacità di coinvolgimento di queste pagine.

 

 

Francis Dorléans “Snob Society” -Neri Pozza- euro 30,00

Questo monumentale libro pullula di circa un centinaio di nomi dell’Olimpo terreno tra: teste coronate, attrici e attori, miliardari, scrittori, uomini di affari, nobili, playboy, artisti di vario genere e in linea di massima tutti ricchi e famosi. Un cast davvero stellare che si muove tra America ed Europa, passando per Hollywood, New York, Parigi, Montecarlo, Grecia, Londra e oltre.

A scrivere queste 527 pagine dense di aneddoti su un mondo che non c’è più -ma che ha dominato la scena internazionale dagli anni 20 fino ai 70 del secolo scorso- è stato uno dei cronisti più famosi di Vogue; Francis Dorleans, che per la rivista ha scritto 15 anni. Poi ha aperto un negozio di antiquariato su Boulevard Saint- Germain a Parigi, ed è morto nel 2022.

Queste pagine non sono un saggio, ma una divertente, e a tratti dissacrante, carrellata di vizi -e ben poche virtù- di personaggi in parte entrati nel mito, che qui vengono messi a nudo… e non tutti ne escono bene.

Un mondo che annovera: raffinati, eleganti, attratti dallo sfarzo e dai segni esteriori della ricchezza, maleducati, arroganti, spendaccioni che però hanno riempito le prime pagine dei giornali e in alcuni casi hanno scritto anche quelle di storia. Per esempio, Edoardo VIII che abdicò al trono inglese per amore dell’avventuriera Wally Simpson.

Tra i vari personaggi di cui si narra. I Kennedy e “l’usa e getta” che J.FK. e Bob attuarono con Marilyn Monroe; Jacky Kennedy rapidamente e opportunamente diventata Signora Onassis, dopo aver scalzato via non solo la Callas, ma anche la sorella Lee (10mila volte più bella di lei).

Poi, tra gli amorazzi di Gianni Agnelli -ai quali non mise certo un freno il matrimonio “consono” con la principessa Marella Caracciolo- la liaison (con tanto di aborto obbligato) con Pamela Churchill e infinite molte altre.

Non mancano i divi di Hollywood. Allora leggete come Margarita Carmen Cansino si è trasformata nella bomba sexy Rita Hayworth e scoprirete che non è stata esattamente una bella storia.

Neppure i retroscena delle debolezze e dei vizietti di quella meraviglia di stile e classe che sullo schermo sembrava Cary Grant; anche su di lui emergono, purtroppo, cose spiacevoli.

E poi tantissimi altri; alla fine, si riconferma che, ieri come oggi, i soldi e le conoscenze non comprano necessariamente la classe e l’eleganza.

 

 

Rachel Cohen “I miei anni con Jane Austen” -Einaudi- euro 21,00

La scrittrice americana Rachel Cohen, docente di scrittura creativa all’Università di Chicago, dove vive, in questo libro –tra memoir emotivo, analisi critica e biografia letteraria- compie l’ardita interazione tra la sua vita e una rilettura di parte delle opere dell’amata Jane Austen.

I romanzi della Austen, qui riletti ed analizzati sono 5: “Ragione e sentimento”, “Orgoglio e pregiudizio”, “Mansfield Park”, “Emma” e “Persuasione”. La Cohen precisa che se non ci fosse stato questo ultimo libro della maturità “Persuasione”, il più malinconico e crepuscolare della Austen, probabilmente la scrittrice americana non avrebbe mai letto quella inglese.

Rachel Cohen chiarisce fin dall’incipit che: «Circa sette anni fa, poco prima che nascesse nostra figlia, e un anno prima che morisse mio padre, Jane Austen diventò la mia unica scrittrice». Ed è così che questo libro si sviluppa in un continuo intrecciarsi tra due momenti che segnarono profondamente la sua vita.

Precisa anche che Austen non ha scritto molto della morte e non era nemmeno particolarmente amata dal padre, così come non aveva dedicato pagine ai bambini. Però aveva lasciato passaggi e pensieri su come si cresce e diventa grandi e su come si affrontano i traumi e le perdite.

Rachel Cohen si è trovata a dover affrontare i due momenti fondamentali della vita –l’inizio e la fine- tutto in una manciata di tempo ristretto. Nel breve arco di soli 8 mesi dopo la nascita della figlia, muore di cancro il padre, professore universitario al quale era legatissima, e che aveva accudito durante il calvario della malattia.

Nel frattempo aveva letto e riletto, approfondito, meditato e si era appoggiata ai romanzi di Jane Austen, creando una sorta di ponte tra l’Inghilterra dell’epoca Regency e l’America odierna.

Rileggendo compulsivamente “Persuasione” la sera, “Mansfield Park” l’aveva accompagnata nelle ultime settimane di vita del padre. Invece dopo la sua morte aveva proiettato il suo sentire sulle sorelle Dashwood di “Ragione e sentimento” travolte anche loro dal lutto.

Ma è rileggere e approfondire temi e personaggi di “Orgoglio e pregiudizio” che indicano alla Cohen nuovi avvii che coincidono con la scoperta della seconda gravidanza e la prospettiva del trasferimento in un’altra città. Oppure il riconoscersi nella protagonista di “Persuasione” Ann Elliot; o ancora schiarirsi le idee sul futuro con “Emma” e “Mansfield Park”.

Insomma questo libro induce a riprendere in mano i romanzi della Austen e a rileggerli anche noi, magari con occhi diversi e perché no, pure noi con un nuovo coinvolgimento emotivo.

 

 

Ros Byam Shaw “Perfect English Small and Beautiful” Photography by Antony Crolla -Roland Peter & Small London.New York- UK£ 40,00

Piccolo è bello, se si ha ingegno, buon gusto e l’abilità di saper usufruire di ogni millimetro senza sprecarlo; e se poi si parla di cottage adagiati nella spettacolare campagna inglese il gioco è fatto.

Questo splendido volume di 192 pagine è arricchito dai testi di Ros Byam Shaw esperta di interior design e magnificamente corredato dalle immagini del fotografo Antony Crolla.

Impossibile descrivere le tante stanze immortalate e tutti i tesori che racchiudono in pochi metri quadri.

Oppure lungo scale interne ripide, ricoperte di moquette e libri ordinatamente impilati che diventano complementi d’arredo. Poi i tanti cimeli di famiglia racchiusi in minuscoli salottini resi accoglienti da tappezzerie pregiate e quadri di antenati alle pareti.

Cottage di dimensioni lillipuziane immersi in un verde spettacolare e circondati da fiori colorati coltivati con passione.

Anche conservati nei vasi delle stanze interne alle quali danno ulteriore guizzi di vita. Spiccano caminetti deliziosi, librerie che trasudano bellezza e cultura, camere da letto in cui dormire in tanta soffice morbidezza deve essere semplicemente favoloso.

 

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