“L’altro ieri mentre Lo Russo partecipava al dibattito sulla sicurezza in Barriera di Milano, il quartiere più difficile di Torino, si consumava, proprio in quella zona, l’ottavo accoltellamento per le vie della Città negli ultimi 8 giorni. Un degrado ed una violenza che si sta allargando a macchia d’olio, contaminando diverse altre zone, invisibile agli occhi del nostro Sindaco la cui preoccupazione, sottolineata in conclusione dello stesso dibattito, è quella di ‘iniziare a cambiare narrazione‘, confermando di voler ancora volgere lo sguardo altrove, rispetto ai problemi che i Torinesi vivono quotidianamente sulla propria pelle”, così Claudio Desirò, Segretario di Italia Liberale e Popolare, commenta il numero crescente di episodi di violenza urbana, invisibili agli occhi dell’Amministrazione cittadina.
“Il problema della Giunta Lo Russo, dunque, non è affrontare il degrado sociale, la delinquenza e la violenza che quotidianamente si registra a Torino, ma il cercare la collaborazione, in primis dei media, per raccontare una sorta di ‘Lorusso-Landia‘, la città che non c’è”, continua Desirò.
“Al netto della narrazione che si vuole trasmettere e si cerca di manipolare, i cittadini di Torino toccano ogni giorno con mano lo stato reale di una Città in cui, degrado, spaccio, delinquenza, spaccate nei negozi ed episodi di violenza urbana non sono più confinati nella sola Barriera, ma hanno ormai pervaso quasi tutti i quartieri. Forse, la politica del volgere lo sguardo altrove, fingendo non esista una città con i suoi problemi reali, messa in atto dall’Amministrazione di centrosinistra, sta dando i suoi frutti nel mondo fantastico di ‘Lorusso-Landia’, non certo a Torino”, aggiunge Desirò.
“Ancora una volta si evidenzia l’approccio demagogico all’Amministrazione della Città. Mentre i cittadini iniziano ad avere paura ad uscire di casa, Lo Russo ed i suoi fedelissimi sono impegnati in progetti ideologici fallimentari, come lo sportello contro la presunta islamofobia, che in due mesi di attività ha raccolto zero segnalazioni, o l’istituzionalizzazione di Askatasuna, ora oggetto di ricorso al TAR. Sarebbe tempo che Lo Russo e la sua Giunta iniziassero a farsi carico dell’onere di amministrare la città nell’interesse dei torinesi, evitando di continuare ad inseguire gli interessi di pochi. Presumibilmente amici del circoletto“, conclude Desirò.
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