TORINO TRA LE RIGHE
Per “Torino tra le righe” oggi vi parlo di un romanzo che mescola suspense e ironia, portandoci alla scoperta di un personaggio davvero fuori dal comune.
Con Le ventisette sveglie di Atena Ferraris, Alice Basso fa nuovamente centro. Dopo il successo delle serie dedicate alla ghostwriter Vani Sarca e alla dattilografa Anita Bo, l’autrice dà vita a un nuovo personaggio esilarante e originale che conquisterà senza dubbio i lettori. Non c’è da stupirsi: Alice Basso, con mezzo milione di copie vendute, si conferma una delle scrittrici più amate e apprezzate della scena letteraria italiana contemporanea.
Alice Basso, milanese di nascita, ha lavorato per diverse case editrici come redattrice, traduttrice e valutatrice di proposte editoriali. Quando non scrive, ama cimentarsi in passioni creative come il canto, il sassofono e il disegno. Confessa però di cucinare male e di guidare peggio, con l’ironia che la contraddistingue anche sulla pagina. Il suo percorso letterario è costellato di successi, tra cui la serie dedicata a Vani Sarca, iniziata con L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome (2015), e quella che vede protagonista Anita Bo, con titoli come Il morso della vipera (2020) e Il grido della rosa (2021).
Anche questa volta, Alice Basso dimostra una straordinaria capacità di coinvolgere il lettore fin dalle prime righe. L’incipit di Le ventisette sveglie di Atena Ferraris è potente e originale: “Mi chiamo Atena Ferraris e mi sa che non sono come gli altri, inutile girarci intorno.” Con queste parole, l’autrice ci introduce Atena Ferraris, un personaggio che non teme di mostrarsi in tutta la sua complessità.
Atena, trentenne torinese, è una donna straordinariamente bizzarra. Imbranata, scoordinata e goffa, Atena soffre di iperlessia, un disturbo che comporta una lettura compulsiva e una memoria sorprendente, e ha una passione per l’enigmistica che la rende unica. La sua vita è scandita da ventisette sveglie quotidiane, che regolano ogni aspetto della sua giornata: lavoro, appuntamenti, la telefonata quotidiana al fratello Febo, il momento di riposare, mangiare e persino pensare. Questi allarmi costanti sono fondamentali per lei, senza i quali perderebbe facilmente il filo delle sue giornate, divagando, spinta dalla curiosità e dall’insaziabile sete di novità.
Atena trova conforto nella sua rivista di enigmistica, una “bolla” di ordine e logica che le permette di rifugiarsi da un mondo spesso imprevedibile e caotico. Odia le sorprese e vive secondo regole ben definite, dove ogni enigma conduce a una soluzione unica, rassicurante, immutabile. La sua enciclopedica conoscenza e il suo modo diretto di comunicare la rendono una sfida continua per chiunque dialoghi con lei, creando situazioni tanto comiche quanto imbarazzanti.
Accanto ad Atena, il romanzo introduce una serie di personaggi vivaci e imprevedibili, come suo fratello Febo, costantemente coinvolto in avventure bizzarre, e un gruppo di amici della scuola di magia da lui frequentata: Jacopo, Gemma, Marina e il Prof. Gluck. Saranno loro a trascinare Atena in una gradevole e simpatica avventura in stile giallo, dove il cozy crime si mescola a situazioni esilaranti e battute sagaci.
Con Le ventisette sveglie di Atena Ferraris, Alice Basso regala ai lettori un racconto divertente e intelligente che affronta anche temi importanti, come la diversità e l’accettazione di sé. La narrazione in prima persona, ricca di citazioni culturali italiane, giochi di parole e riferimenti letterari e scientifici rende il romanzo non solo un piacere da leggere, ma anche un brillante esercizio di intelligenza.
Alice Basso si conferma una maestra nel mescolare ironia, cultura e profondità emotiva. Le ventisette sveglie di Atena Ferraris è una lettura imperdibile per chi cerca divertimento, riflessione e un personaggio indimenticabile.
MARZIA ESTINI

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