Daniela Rosso Prin e Marco Palma alla galleria d’arte Malinpensa by La Telaccia

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Dal 15 al 26 aprile prossimo due personali

Nell’iter dell’artista Daniela Rosso Prin la profondità dell’immagine e la manualità tecnica convivono, sulla superficie della tela, in un evidente equilibrio compositivo e poetico molto personale. Il racconto è ricco di contemplazione e di una propria tensione simbolica in cui la natura, assoluta protagonista, si fonde con la figura, per cristallizzarsi nell’opera  e invitare l’osservatore alla riflessione. Prin elabora una realtà naturalistica pregna di una prospettiva scenica originale, che si unisce ad una linea intimistica di  evidente contemporaneità  e  di  grande emozione. Il valore della natura e il rispetto per l’umanità, che risiedono costantemente nel suo operare, segnalano un impianto narrativo di carattere contenutistico sempre avvolto da un’affascinante sintesi tra colore, forma e segno. L’immagine paesaggistica e la presenza umana rivelano una perfetta simbiosi pulsante di notevole concezione e  elaborazione, che le  consentono di evidenziare una tecnica originale e personale. La luce ritmata e ben diffusa, la materia ad olio stesa magistralmente e la resa cromatica, di propria identità stilistica, si  sviluppano incisive e espressive all’interno del suo dipinto tanto da ottenere effetti unici.

La presenza e la potenza della natura, a seconda delle sue stagioni, si libera di un’energia straordinaria capace di trasmettere al fruitore un processo creativo di efficace sintesi e di  sostanza strutturale. E’ una linea compositiva, quella della Prin, eseguita con un tratto deciso e con un cromatismo pregno di realismo lirico dove il soggetto viene vivificato da una dimensione interpretativa ricca di naturalezza d’immagine. L’artista fissa nell’opera non solo i luoghi, i fiori e le figure, ma anche molteplici sensazioni e intensi ricordi  che accendono uno scenario unico interpretato con le vere atmosfere del silenzio e dello  spazio naturalistico. Sono opere che prendono vita e che ci trasmettono immediatamente intense emozioni perché vengono concepite dall’artista Prin  con pienezza dei mezzi e con un animo sensibile; linfa per la propria ricerca pittorica.

Daniela Rosso Prin è una pittrice torinese cresciuta sotto la guida del maestro Dino Pasquero. Il suo percorso artistico, iniziato come un gioco e un’incessante sperimentazione capace di osservare, interpretare e rielaborare momenti di vita vissuta, abbracciando la musica, la natura e il teatro. Il mondo di Prin emana freschezza e calore allo stesso tempo; la padronanza delle diverse tecniche pittoriche esalta la profondità dei colori usati per dar vita a soggetti mai banali e ripetitivi. L’artista predilige la tecnica ad olio aderendo alla pittura figurativa, affronta indifferentemente la paesaggistica e la sfida del ritratto, riversando sulla tela le proprie intuizioni ispirative attraverso attente disposizioni tonali, plasmate con il pennello e talvolta con la spatola. Ama anche cimentarsi con le sfumature cromatiche tipiche dei gessetti. Vincitrice di diversi premi, il più recente dei quali al concorso AUPI 2023 Milano, che l’ha portata a classificarsi al primo posto con l’omaggio a Paolo Fresu, le sue opere sono state esposte alla chiesa di Santa Croce di Ivrea, alla galleria d’arte San Michele di Guarene, al Mausoleo della Bela Rosin, alla Casa Olimpia di Sestriere, al Múses Accademia Europea delle Essenze  di Savigliano, a Palazzo Chiabrera di Acqui Terme, alla Sala Civica di Piazza Antenna in Soave, alla Fiera d’Arte Internazionale di Innsbruck, alla Biennale d’Arte di Montecarlo e in diverse sale espositive di Torino, tra cui più volte alla galleria d’arte Malinpensa by La Telaccia.

La materia in evidente espansione nell’opera dell’artista Marco Palma si dirige verso una composizione di straordinaria libertà espressiva cercando spazi più ampi tra forma, colore e volume. E’ una dimensione pitto-scultorea ricca di autonomia espressiva, che si rinnova costantemente e dove l’energia del colore nero, che si muove in una spazialità assoluta, si trasforma in un’ immagine   piena di simbolismo e di contenuto. La libertà di inventiva, le valenze simboliche e la resa dei materiali conducono ad una ricerca in continua evoluzione che conferisce all’iter dell’artista Marco Palma una tecnica unica dove nuove geometrie astratte vivono in perfetta simbiosi con il processo creativo e progettuale. Si evidenzia un riciclo della materia altamente comunicativo e di chiara valenza concettuale. Gli accostamenti dei materiali industriali di scarto con gli elementi pittorici investono la superficie della tela con forme animate dal movimento gestuale e dalla linearità delle figure geometriche. L’artista Marco Palma valorizza le sue opere con effetto plastico spazia le  assoluto in cui si riflettono contenuti profondi e una libertà di invenzione in continua esecuzione. La sua pitto-scultura , di  notevole e  particolare elaborazione materica , diviene mezzo per trasmettere all’osservatore messaggi di vera evoluzione e trasformazione della materia. Nel suo iter si raddoppia la forza creativa con l’uso del led, effetti luminosi penetrano in una dimensione di gioco della luce  suggestiva in cui l’equilibrio del collage misto su tela alimenta un’arte senza limiti. L’artista Marco Palma, capace di recuperare  materiali non più in uso per realizzare le sue opere, riesce ad interpretare con pieno  personalismo un impianto compositivo rigoroso.

Marco Palma, nato a Varese nel 1975, con alle spalle studi tecnici che lo hanno portato alla laurea in Ingegneria, nel corso del tempo ha cominciato a nutrire una vocazione artistica, la quale l’ha avvicinato alla poesia e alla pittura, sempre in maniera autodidatta. Ad oggi ha pubblicato quattro raccolte di poesie, mentre nel campo pittorico ha partecipato a vari concorsi, e alcuni lavori sono stati pubblicati sul numero 62 della rivista “Arte e Artisti Contemporanei”. L’idea per un quadro o una scultura nasce in lui principalmente dal materiale che vuole utilizzare, il quale gli suggerisce l’impiego nelle sue svariate potenzialità. Esaurito il filone creativo relativo ad un materiale, attende che qualche altro materiale lo stimoli per iniziare una nuova ricerca. L’attività poetica, pittorica e ingegneristica alla fine si amalgamano alimentandosi a vicenda, e nessuna potrebbe esistere senza le altre due. Molto spesso i lavori nascono dall’osservazione dei materiali e dai processi che si svolgono in ambito lavorativo-industriale. La poesia emerge come riposo dopo l’attività pittorica.

Galleria Malinpensa by La Telaccia – corso Inghilterra 51, Torino

Dal 15 aprile al 26 aprile

Incontro con l’artista venerdì 18 aprile dalle ore 18 alle 20

Mara Martellotta

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