“All’indomani della notizia di una donna segregata in casa vittima di sevizie e abusi in nome di Allah proprio nel quartiere di Aurora, vorremmo che la comunità islamica che ha già visto approvato dalle amministrazioni un progetto di luogo culto promuova una grande iniziativa sul rispetto delle persone e l’allontanamento dei violenti che si fanno scudo improprio della religione. Quello che è avvenuto non è un caso isolato ma è un caso unico solo perché portato alla luce temiamo dall’omertà di chi pratica la sharia e che solo l’innocenza di un bambino di sette anni è riuscito a sconfiggere per ora. Chi potrà avere una moschea ha il dovere di mettere in campo azioni per arginare e denunciare chi riduce in schiavitù una donna, chi spaccia, chi contribuisce a degradare un quartiere con il proprio comportamento. Se si vuole la riqualificazione di Aurora e l’integrazione non si può prescindere da una simile azione e chiedo quindi alla CII di attivarsi in tal senso” dichiara Augusta Montaruli vice capogruppo di FDI alla Camera. “La sinistra parla sempre di parità, ma anche nel progetto di questa moschea abbiamo visto che la donna continua essere isolata dagli uomini nella sala preghiera. Serve un passo ulteriore per rimarcare che le donne non vanno discriminate” conclude Patrizia Alessi, capogruppo Fdi nella circoscrizione Aurora.
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