Vette di eleganza: Chardonnay e Pinot Nero dell’Alto Adige

Venerdì 7 febbraio in via Modena 23 alle ore 21,00 abbiamo degustato Chardonnay e Pinot Nero dell’Alto Adige attraverso un percorso tra le varie zone più vocate della regione.
La serata, promossa da AIS Piemonte delegazione di Torino in collaborazione con il Consorzio Vini Alto Adige, è stata guidata da André Senoner, attualmente Wine & Beverage Consultant, con alle spalle un palmares ricco di vittorie nei principali concorsi della sommellerie italiana tra cui il titolo di Master Pinot Noir 2021 e Professionista dell’ anno 2022.
Le sue origini, le Dolomiti, gli consentono di raccontarci la vera natura del vino altoatesino.
Alcune notizie tecniche:
Il Pinot nero è forse considerato il più regale fra i rossi dell’Alto Adige. Il suo profumo intenso di bacche rosse e scure, le note olfattive di chiodi di garofano e violetta, l’eleganza piena con cui avvolge il palato, ne fanno un vino di grande classe e presenza. Assai apprezzato è quello prodotto a Mazon vicino a Egna come anche a Gleno e Pinzano vicino a Montagna, ma anche il Pinot nero della Val Venosta sta ottenendo ottimi apprezzamenti grazie ai suoi risvolti particolari.
Pinot Noir deriva dall’incrocio tra una forma selvatica di vitis vinifera (sottospecie sylvestris) e una vite coltivata che potrebbe essere arrivata in Borgogna importata dagli antichi Greci o Romani.
Gli Allobrogi (ceppo celtico )si stabilirono fra i fiumi Rodano e Isere. In Borgogna il vitigno era chiamato Noirien (“nero”), ma nel 884 vite sembra che fosse sul Lago di Costanza col nome di “Clävner” poi XIV secolo fosse coltivata sulla sponda destra del Reno con la
denominazione di “Klebroth”.
Diversi territori diversi nomi :
1894 in Francia diventò “Pinot noir”, mentre in Germania dal Novecento diventò “Blauer Spätburgunder” (“Pinot tardivo nero”).
In Alto Adige, come pure in Austria, si è imposta la denominazione “Blauburgunder” dove le prime coltivazioni risalgono al 1835 . La
coltivazione si concentra nell’Oltradige, e più precisamente nei comuni di Appiano e
Caldaro, ma è presente anche sui versanti
occidentali della Bassa Atesina, soprattutto a Montagna, Egna, Saloerno e Val Venosta .
I grappoli, di colore blu scuro o viola, sono da piccoli a medi, di forma cilindrica e a maturazione piuttosto precoce. Essendo serrati e con acini a buccia sottile, sono sensibili al marciume, e proprio per ovviare a questo problema si cerca di impiantare il Pinot nero in zone ventilate, utilizzando cloni con grappoli spargoli. In Germania e in Francia ci sono cloni più resistenti. Questa varietà si presta per le zone collinari oltre 400 mt fino a 800 mt
Quindi le numerose attenzioni, Il tipo di terreno incidono molto sul Pinot Noir (temperature alte – terreno pesante mentre con temperature fresche meglio una struttura pedologica più leggera con scheletro e pietra calcarea – che rendono i vini più espressivi.
Pinot nero non deve essere troppo esposto al sole per conservare gli aromi freschi .
frazione di Mazzon, sopra Egna, a circa 400 metri di quota e’ una zona interessante.
Il Pinot nero è un vino che affascina per la sua eleganza, i suoi aromi complessi di piccoli frutti (lampone, mora e marmellata di ciliegie) e frutti di bosco (mirtillo rosso e nero), con note di prugna, violetta e chiodi di garofano. Il rosso rubino intenso può assumere leggere tonalità di marrone, soprattutto se il vino è prodotto con uve molto mature o invecchiato a lungo, e per le selezioni di maggiore qualità è ormai generalizzato l’affinamento in legno. I Pinot neri prodotti in Alto Adige sono imbottigliati con un tenore zuccherino residuo non superiore a tre grammi.
CHARDONNAY
Questo vitigno si sviluppò da un incrocio fortuito tra un Pinot e un Heunisch bianco, e siccome anche un villaggio nel distretto di Màcon (Borgogna) porta il nome di Chardonnay, si presume che quella sia la culla di questa varietà, menzionata per la prima volta in un documento del 1685. Soltanto nel 1872 a Lione ottenne la differenziazione ufficiale Chardonnay . La fama dei bianchi di Borgogna, compresi i gran cru della Côte de Beaune (Montrachet) e di Chablis, è dovuta proprio a questo vitigno.
In Alto Adige arrivo in incognito come“Pinot bianco giallo”.
Nella Stiria (A) lo Chardonnay si chiama Morillon dove l’arciduca Giovanni portò le prime piante per i suoi vigneti distribuiti nell’odierno Alto Adige.
In Alto Adige il vitigno è presente ufficialmente dal 1985 coltivata a fondovalle, soprattutto nei comuni di Salorno, Magre, Termeno, Cortacci, Cortina s.S.d.V. ed Egna.
Un’altra zona è l’Oltradige ad Appiano e Andriano e a Caldaro ed a Terlano .
Lo Chardonnay può prosperare in condizioni pedoclimatiche dalle zone più calde a quelle più fresche (come in Champagne). La struttura a grappolo spargolo di alcuni cloni riduce il rischio del marciume. I grappoli, di dimensione media o grande e di colorazione che oscilla tra il giallo e il giallo oro, hanno una maturazione abbastanza precoce. Quando l’uva è perfettamente matura, sugli acini compaiono dei puntini rosso ruggine, ma da quel momento occorre vendemmiarli in fretta, altrimenti i grappoli si disgregano. Alle quote più elevate questo vitigno ha maggiori rischi di acinellatura , per questo si cerca di coltivarlo sui versanti più bassi o a fondovalle, mentre alle quote più alte gli si preferisce il Pinot bianco.
Tanti cloni diversi stili di Chardonnay. Si va dagli aromi che ricordano il Pinot bianco (mela e pera) fino a quelli più intensi tipici del Moscato.
Spesso note di ananas, banana e melone. Se coltivate in alta quota, si ricavano spesso dei vini dal bouquet di erbe (camomilla e citronella). La colorazione va dal giallo limone al giallo oro. Se affinato in piccoli fusti di legno, emergono anche aromi di fumo e note di vaniglia.
In questo territorio prevale un profilo caratterizzato da aromi poliedrici, pienezza al palato e persistenza nel retrogusto.
In degustazione
 

Chardonnay Kreuth Alto Adige Terlano DOC 2023

Cantina Terlano

Vitigno: Chardonnay
Zona di produzione: Alto Adige, Terlano
Altitudine: 260-350 m
Terreno: porfido quarzifero
Vinificazione: Vendemmia e selezione delle uve manuali.
Pigiatura delicata e sfecciatura per sedimentazione naturale.
Fermentazione lenta a temperatura controllata in botti di rovere grandi (30 hl). Fermentazione malolattica parziale e affinamento per 10 mesi sui lieviti, in parte in fusti d’acciaio inox (50%) e in parte in botti di legno grandi (50%).
Alcool: 13,5% vol.
Acidità totale: 6,0 g/
Zuccheri residui: 0,6 g/l
Bottiglie prodotte: 65.000
Website: www.cantina-terlano.com
Al naso: acidità frutto maturo tropicale, mango, papaya e note di erbe aromatiche.
In bocca: secco ,fresco con una buona sapidità e acidità che sicompensano in morbidezza, corpo medio.

Chardonnay Goldegg Alto Adige DOC 2022

Cantina Merano

Vitigno: Chardonnay
Zona di produzione: Scena
Altitudine: 400-550 m
Terreno: leggeri, permeabili e di origine morenica
Vinificazione: La fermentazione alcolica avviene in serbatoi d’acciaio inox, grandi botti di rovere e tonneaux; segue la maturazione sui lieviti per circa 8 mesi con una fermentazione malolattica parziale.
Alcool: 14,0% vol.
Acidità totale: 5,5 g/
Zuccheri residui: 2,6 g/l
Bottiglie prodotte: 6.000
Website: www.cantinamerano.it
Al naso: frutta esotica matura, spezie appassite, aromi sciroppati, legno, vaniglia
In bocca: ananas, frutti tropicali intensi, avvolgente e fresco con note di legno e una minore persistenza in bocca nel finale.

Chardonnay Lafòa Alto Adige DOC 2022

Cantina Colterenzio

Vitigno: Chardonnay
Zona di produzione: Alto Adige
Altitudine: 400-550 m
Terreno: Zona secca, terreni morenici, sabbiosi, ghiaiosi, di media struttura; microclima fresco con forti escursioni termiche giornaliere.
Vinificazione: Pigiatura soffice del grappolo intero. Fermentazione del mosto in barriques nuove ed usate e parzialmente fermentazione maiolattica in legno; segue un periodo di 1o mesi di affinamento sui lieviti fini, accompagnato da regolare batonage.
Alcool: 14,0% vol.
Acidità totale: 5,54 g/l
Zuccheri residui: 1,0 g/
Bottiglie prodotte: 57.000
Website: www.colterenzio.it
Al naso: fresco, dolce e note di vaniglia.
In bocca: cremoso, burro, un vino che esprime calore dato dall’alcol armonico dove però l’acidità fa fatica a uscire.

Chardonnay Vigna Crivelli Alto Adige DOC 2022

Cantina Peter Zemmer

Vitigno: Chardonnay
Zona di produzione: Questo vino cresce nella Vigna Crivelli in zona Punggl a Magrè s.S.d.V. nella piana della Bassa Atesina.
Altitudine: 260 m
Terreno: alluvionale di sabbie fini con sedimenti di limo e argille
Vinificazione: I grappoli vengono riversati nel torchio pneumatico già schiacciati e diraspati. Le uve vengono fatte brevemente macerare a freddo prima della spremitura al fine di favorire un’accentuazione del profumo fruttato del vino. Le uve vengono poi spremute con cura, mentre i depositi vengono lasciati decantare naturalmente.
La fermentazione alcolica avviene in piccole botti di rovere francese (12 mesi) e in botti d’acciaio (6 mesi) che conferiscono a questa riserva armonia e longevità. Prima di emettere sul mercato questo vino unico nel suo genere e presentato in bottiglie modernissime, è necessario un periodo di altri mesi di affinatura in bottiglia.
Alcool: 14,0% vol.
Acidità totale: 6,13 g/l
Zuccheri residui: 0,8 g/l
Bottiglie prodotte: 5.000
Website: www.peterzemmer.com
Al naso: floreale, fragranza fresca, note di vaniglia, frutto della pressione, pietra focaia
In bocca: caldo, sapidità vibrante, elegante e nel finale sentori di frutti nel retro nasale .

Pinot Nero Alto Adige DOC 2022

Franz Haas

Vitigno: Pinot Nero
Zona di produzione: Egna – Montagna – Aldino
Altitudine: 350-900 m
Terreno: sabbioso, calcareo e ghiaioso
Vinificazione: La vinificazione delle uve avviene in vasche aperte nelle quali il mosto in fermentazione entra in contatto con le bucce tramite frequenti rimontaggi e follature. Grazie a queste tecniche le sostanze coloranti e gli aromi contenuti nella buccia vengono estratti e passano al vino. In seguito il vino matura per un anno in barrique e dopo l’imbottigliamento affina ulteriormente per qualche mese in bottiglia.
Alcool: 14,0% vol.
Acidità totale: 6,14 g/l
Zuccheri residui: 1,0 g/
Bottiglie prodotte: 90.000
Website: www.franz-haas.it
Al naso: frutti rossi, lampone, viola sentori floreali, erbe officinali e mediterranee
In bocca: secco, alcol e acidità pronunciata con un tannino giovane ,sentori di candies, easy wine.

Pinot Nero Glen Alto Adige DOC 2022

Castelfeder

Vitigno: Pinot Nero
Zona di produzione: Glen, Bassa Atesina
Altitudine: 450-790 m
Terreno: argilloso con calce e porfido
Vinificazione: Raccolta manuale, diraspatura, 10-14 giorni di macerazione in acciaio, 12 mesi di maturazione in piccole botti usate, min. 3 mesi di affinamento in bottiglia.
Alcool: 13,5% vol.
Acidità totale: 5,1 g/
Zuccheri residui: 0,8 g/l
Bottiglie prodotte: 35.000
Website: www.castelfeder.it
Al naso: mirtillo, rosa, fragolina, garofano
In bocca: fragoline, mirtillo, secco, caldo, morbido, sapidità media, tannini setosi un’eleganza e corpo medio

Pinot Nero Mazzon Alto Adige DOC 2021

Cantina Kurtatsch

Vitigno: Pinot Nero
Zona di produzione: Mazon (Comune di Egna);
sud-ovest, in pendenza
Altitudine: 350-450 m
Terreno: sabbia e argilla rosso-marroncina con minerali argillosi e ossidi
Vinificazione: macerazione a freddo per 5 giorni, prima fermentazione in vasche di rovere francese, affinamento in barrique francesi per 12 mesi, almeno 1 anno di affinamento in bottiglia.
Alcool: 14,0% vol.
Acidità totale: 5,7 g/
Zuccheri residui: 2,0 g/
Bottiglie prodotte: 6.900
Website: www.cantina-kurtatsch.it
Al naso: un frutto croccante, alcool , more , Wild Noise
In bocca: frutto , floreale intenso , caldo, morbidezza media e tannino che asciuga

Pinot Nero Riserva Alto Adige DOC 2020

Stroblhof

Vitigno: Appiano
Zona di produzione: Appiano
Altitudine: 500-550 m
Terreno: argilloso a contenuto calcareo e porfirico (pietra vulcanica) con strati rocciosi nel sottosuolo
Vinificazione: Vendemmia dal 16 al 19 settembre. Macerazione e fermentazione in tini di rovere per 23 giorni con tre rimontaggi al giorno nella prima settimana. Dodici mesi di invecchiamento in barrique francesi, in parte nuove e in parte di primo e secondo passaggio. Poi stagionamento per 8 mesi in botti di rovere da 30 e 40 hl prima dell’imbottigliamento. Oltre un anno di affinamento in bottiglia. Messa in vendita a giugno 2024.
Alcool: 13,5% vol.
Acidità totale: 5,6 g/l
Zuccheri residui: 1,3 g/l
Bottiglie prodotte: 4.000
Website: www.stroblhof-weingut.com
Al naso: deciso, frutti rossi, frutta sciroppata sottospirito, rosa, balsamico
In bocca: Rosa vegetale, spezie, balsamico rotondo, tannino elegante , sapido e ben amalgamato.
Alla prossima.
LUCA GANDIN
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