“Il Robot”, ultima fatica letteraria del giornalista e scrittore Gianluigi De Marchi, pubblicato nel novembre 2024, è una storia che esplora una fantasiosa ipotesi di viaggio dell’intelligenza artificiale, partendo dalle sue origini fino alle sue applicazioni più avanzate.
Attraverso una serie di avvincenti e inquietanti avvenimenti, viene illustrato il modo in cui la tecnologia abbia superato le barriere dell’immaginazione umana, portando a innovazioni che un tempo erano considerate pura fantascienza. In questa vicenda De Marchi ci propone un interessante rivisitazione di concetti “classici” che hanno interessato l’immaginario del Robot sin dalla notte dei tempi.
“Ho cominciato a scrivere ‘Il Robot’ la scorsa estate – dichiara l’autore – finendolo in tre mesi a seguito di un periodo trascorso a studiare e approfondire il mondo dell’intelligenza artificiale. Il motore che mi ha spinto a scrivere questo libro è stato il fascino, e forse anche la preoccupazione, evocati da una macchina ‘pensante’, un nuovo mondo parallelo in evoluzione che, già oggi, ci costringe a un rapporto uomo/macchina professionale ma anche emotivo. Il protagonista del libro è un androide pensante fabbricato e programmato nell’Istituto di Tecnologia di Genova dall’équipe dell’allora direttore dell’Istituto Gianmarco Montanari.
Da subito viene percepito il potenziale di autoapprendimento di questo umanoide, che va oltre la semplice programmazione scientifica. Il Robot sviluppa aspetti emotivi che lo portano a considerare la sua situazione di macchina assoggettata all’uomo e a percepire la razza umana come malvagia. Questo lo conduce a decidere di sterminare l’umanità, nonostante i tanti tentativi di mediazione tra lui e i suoi programmatori.
Nel finale a sorpresa propongo alcune riflessioni sulle potenzialità e i limiti dell’intelligenza artificiale, cercando di tenere alta la guardia rispetto alla superficialità indotta dalla percezione di avere tutto sotto controllo e ai possibili rischi di manipolazioni umane su queste macchine”.
La copertina del libro è stata realizzata da Renato Missaglia, un noto artista conosciuto a Torino anche per aver esposto nel Duomo di Torino e poi donato all’attiguo Museo Diocesano alcune opere pittoriche dedicate al tema della Passione di Cristo, presentate al pubblico proprio nel luogo dove si conserva la reliquia più importante della Cristianità, la Sacra Sindone.
Mara Martellotta
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE