L’ingegner Gabriele Muzio, responsabile area tecnica della Confederazione italiana della piccola e media industria – Confapi, ha focalizzato la sua relazione sui diversi tipi di rifiuti speciali prodotti dalle imprese: soprattutto fanghi di depurazione, scarti del comparto alimentare, rifiuti da demolizioni edili (particolarmente aumentati dopo il bonus 110 per cento), rifiuti sanitari (da Rsa e laboratori di analisi privati), rifiuti Raee, batterie e impianti fotovoltaici da dismettere. Muzio ha espresso l’esigenza di aggiornare i dati sui nuovi regolamenti per le batterie e gli imballaggi ed uniformare le autorizzazioni che vengono rilasciate dalle Province.
La dottoressa Marina Pastena, coordinatrice della Commissione Medico e Ambiente dell’Ordine dei Medici di Torino, ha segnalato gli ambiti in cui i medici ritengono di dover aumentare l’impegno: la riduzione dei rifiuti in generale ed in particolare dei rifiuti speciali e pericolosi, l’incremento del riciclaggio per un minor consumo di materia prima, l’aumento della consapevolezza degli sprechi alimentari, il miglioramento dei controlli sull’inquinamento da Pfas e microplastiche, il controllo dei rischi inerenti ai fanghi di depurazione.
In rappresentanza del Collegio geometri di Torino era presente Anna Rita Cucinelli.
Altre osservazioni scritte sulla delibera sono arrivate alla Commissione da Legambiente Ovadese, dall’Autorità rifiuti Piemonte e da Coldiretti Piemonte.