I sindacati Cgil e Uil hanno manifestato a Torino contro la precarietà, i tagli alla spesa e le liste d’attesa infinite in sanità.
Il corteo svoltosi pacificamente ha avuto un epilogo violento alla stazione di Porta Nuova dove si sono verificati scontri tra gli agenti di polizia e gli antagonisti. La stazione di Porta Suda è stata occupata per mezz’ora da qualche decina di manifestanti che hanno invaso i binari.
Bruciate in piazza le immagini di Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
Davanti al Campus universitario, invece, all’insegna dello slogan “Contro i tagli e la precarietà blocchiamo l’Università” i lavoratori universitari precari hanno bloccato le entrate del Campus universitario Einaudi.
Ieri era sato presidiato Palazzo Nuovo.
Sei agenti feriti, escalation violenza
Il Segretario Generale Provinciale SIAP Pietro Di Lorenzo ha commentato:
“ Anche oggi Torino maglia nera in Italia a causa delle violenze dei soliti pseudo studenti e pacifinti che approfittano di ogni occasione per scagliarsi contro le forze di Polizia. Ancora feriti, se ne contano già sei, e ingenti danni ai mezzi della Polizia in un crescendo di aggressività, provocazioni e violenze favorite da impunità e coperture politiche.
E’ la prova a nulla servono manifestazioni, slogan e vittimismo invocando chissà quale comprensione da parte di chi odia le divise.
L’unica cosa che può essere utile è la rapida approvazione definitiva del DDL sicurezza che contiene molti degli strumenti per contrastare la deriva a cui stiamo assistendo e per restituire autorevolezza a chi rappresenta lo Stato e presta la propria opera nell’interesse
della Nazione ”
Luca Pantanella Segretario Provinciale FSP Polizia di Stato di Torino:
Lo sciopero generale si è trasformato in un’occasione per gli estremisti di Askatasuna per scatenare la violenza in città. Gruppi organizzati, con il chiaro intento di provocare disordini, hanno attaccato le forze dell’ordine, cercando di occupare la stazione di Porta Nuova e vandalizzando un supermercato. È inaccettabile che un sindacato nazionale permetta che il proprio nome venga strumentalizzato da chi ha come unico obiettivo quello di seminare il caos. Chiediamo alla CGIL, alla UIL e a tutti gli organizzatori di prendere le distanze da questi atti di violenza e di condannare fermamente chi li ha commessi. Il Sindaco Lo Russo, invece di cercare di legalizzargli l’Askatasuna, dovrebbe agire con fermezza e chiudere il centro sociale che funge da base per questi gruppi violenti. È lì che si organizzano e pianificano le loro azioni, e togliere loro questo punto di appoggio è fondamentale per riportare l’ordine in città.Non possiamo permettere che Torino diventi una piazza di guerra. Chiediamo alle istituzioni di intervenire con decisione per fermare questa escalation di violenza. A farne le spese, in primis, c’è sempre chi sta in prima linea: le Forze dell’Ordine.
Foto: copertina Lori Barozzino; piazza Castello lineaitaliapiemonte.it
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