A più di una settimana dalla fine della 31esima edizione di Artissima 2024, è bello ed utile ripercorrere i tratti salienti dell’ultima edizione della principale fiera d’arte contemporanea in Italia, che dal 31 ottobre al 3 novembre ha acceso i riflettori- dell’arte e non solo- sulla nostra città. Con 189 gallerie, 34 Paesi, 4 continenti ospiti per 4 giorni all’Oval Lingotto di Torino Artissima si riconferma anche quest’anno come una delle principali kermesse internazionali in grado di dare ulteriore lustro e visibilità, anche sotto forme innovative e sperimentali, al mondo dell’arte contemporanea e alla nostra città.
Il tema
Sogni e desideri come tema della 31esima edizione incentrata appunto sull’ “The Era of Daydreaming” inteso come la manifestazione del pensiero spontaneo e come strumento di creazione proiettato verso il futuro. Il Direttore della Fiera Luigi Fassi spiega che la tematica è stato scelta a partire “da un lavoro di un nucleo di ricercatori attivi all’Università di Oxford, che negli ultimi anni hanno interpretato scientificamente il cosiddetto spontaneous thought cioè il pensiero spontaneo in opposizione al pensiero prodotto della ragione”. Ancora il Direttore continua spiegando che “attraverso il daydreaming proiettiamo le nostre vite in una dimensione futuribile, partendo magari da una situazione di scacco“.
Una fiera fortemente orientata verso lo spirito internazionale, dato l’elevato numero di gallerie provenienti da bene 34 paesi e 4 continenti diversi (54% delle 189 gallerie totali) mentre ben 37 hanno esposto per la prima volta in feria. La fiera era divisa in sette settori, quattro sezioni dedicate alle gallerie Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions – e le tre sezioni curate da board interazionali– Disegni, Present Future e Back to the Future.
Nel nostro approfondimento abbiamo selezionato alcune delle moltissime gallerie presenti, per avere una visione più approfondita e dettagliata delle storie e progetti dietro alle opere presenti.
Present Future-Opere di Costanza Candeloro Galleria Martina Simeti- Milano
COPYRIGHT MARITINA SIMETI ART GALLERY
Le opere di Costanza Candeloro richiamano e rievocano le più importanti opere delle pensatrici italiane del periodo. L’obiettivo dell’artista è la volontà di dare una rappresentazione della percezione sociale del corpo femminile e del suo indissolubile legame con l’immagine oggettificata riproposta dal mondo capitalismo. Ne è un chiaro esempio l’opera “in the sherpe of circulation” in cui su tela vengono riproposte immagini ove il corpo della donna diventa oggetto di mero scambio. L’uomo è rievocato dall’artista attraverso la bottiglia di champagne, simbolo di potenza e successo. Fondamentale per l’artista il riferimento letterario a Leopoldina Fortunati (in particolare all’opera L’Arcano della Riproduzione. Casalinghe, Prostitute, Lavoro domestico e capitale) ove al centro dell’attenzione c’è lo studio del legale tra il copro femminile e l’economia capitalista a cui la Candeloro dedica riferimenti e esplicite operazioni artistiche a Lei ispirate.
Present future- opere di Concetto Pozzati Galleria Secci- Milano- Pietrasanta
FOTO 2 -COPYRIGHT GALLERIA SECCI
Le opere di Concetto Pozzati, pittore chiave degli degli anni Sessanta e artista da sempre considerato come uno degli artisti chiave della Pop Art italiana, approda ad Artissima 2024 con la Galleria Secci di Milano. Le opere esposte sono quelle degli anni 70 (in particolare quelle a colori appartengono al periodo del 74 e 75). Le stesse sono profonde riflessioni sul senso del tempo e sulla capacità di viverlo e interpretarlo da parte di ciascuno. Oltre alle opere presenti alla fiera, in galleria Secci vengono esposte alcuni lavori di specchi e di sagome di pere, pomodori, orme umane specchianti che “giocano ironicamente con lo spazio circostante, come a voler sottolineare la duplicità della pittura fatta di finzione e di natura, di manualità e di intervento mentale, di linguaggio pubblico e linguaggio privato“. Un’occasione unica per riscoprire un artista del passato iconico della sua era ma che torna attualissimo nel presente e diventa ispiratore per le nuove generazioni.
VALERIA ROMBOLA’
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