Tra gli appuntamenti più attesi che hanno animato i primi due giorni di apertura di The Others Art Fair 2024, l’assegnazione dei primi importanti Premi della tredicesima edizione, proposti con i partner Zenato Academy, progetto dell’azienda vinicola fondata da Sergio Zenato per promuovere la riflessione sui temi e i valori che animano il mondo del vino attraverso la ricerca fotografica e Operæ, il più diffuso sistema di archiviazione e gestione su smartphone e tablet per collezionisti. Nel corso del primo pomeriggio è stato inoltre assegnato il premio di residenza Prospettiva Insulare.
PREMIO ZENATO ACADEMY PER LA FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA
È stato consegnato il Premio Zenato Academy per la fotografia contemporanea all’artista cinese Lu Yidan per l’opera “Chinese Garden” (2021), della galleria milanese BianchiZardin, in occasione della Fiera d’arte contemporanea The Others a Torino.
La giuria del Premio, composta dal direttore artistico di The Others Lorenzo Bruni, dal critico d’arte Luca Panaro e dall’imprenditrice Nadia Zenato ha premiato l’opera della giovane artista cinese Lu Yidan «per la capacità di distinguersi per ricerca formale e originalità visiva, in continuità con le opere della collezione Zenato Academy. La ricerca di Yidan Lu è una registrazione di memorie e vissuti lontani che attiva riflessioni sul presente, attraverso una ricerca di espressione fotografica al di fuori delle convenzioni».
La fotografia “Chinese Garden” è stata scattata nella città natale dell’artista, Luoyang, dopo essere rientrata in Cina dagli Stati Uniti durante l’epidemia di Covid-19. Il luogo delle riprese sono le rovine della dinastia Sui Tang costruite nel primo anno dell’imperatore Yangdi di Sui (605) per promuovere lo sviluppo economico e rafforzare la centralizzazione.
Il Premio Zenato Academy per la fotografia contemporanea nasce nel 2019 in occasione della Fiera torinese per ufficializzare il dialogo con il pubblico interessato all’arte contemporanea, in un contesto in cui confrontarsi con le espressioni artistiche più innovative e sperimentali del settore, con il triplice intento di sostenere i giovani artisti che si esprimono con il linguaggio fotografico, collaborare con le gallerie che portano avanti un’attività di ricerca e sperimentazione, arricchire la collezione con nuove opere che siano interpreti della cultura visiva contemporanea.
«Un percorso che ci ha portato negli anni a sostenere artisti, ospitare mostre, performance, installazioni nelle nostre Tenute – racconta Nadia Zenato, titolare dell’azienda vitivinicola veneta nota per i suoi Lugana e rossi della Valpolicella, in primis l’Amarone – fino ad arrivare ad istituire nel 2018 la Zenato Academy, con l’obiettivo di divenire luogo ideale in cui sostenere giovani artisti e promuovere una visione nuova, uno sguardo libero, disincantato, capace di proporre immagini inedite della nostra realtà».
Lu Yidan è un’artista multimediale. Nata in Cina, attualmente vive negli Stati Uniti. Ha trascorso i primi anni della sua formazione nel campo della scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Successivamente si è trasferita negli Stati Uniti per conseguire un secondo Master in fotografia. Il lavoro di Yi-Dan si ispira alle tecnologie più recenti per riflettere sulla struttura profonda della società umana. Le sue opere esplorano spesso i paradossi ambientali, etici e morali fondamentali, e sono visivamente costruite con l’estetica dell’arte scenica.
«Ci fa molto piacere consegnare il Premio Zenato Academy a The Others, – dichiara Nadia Zenato, l’imprenditrice veneta che con l’azienda di famiglia esporta nel mondo le pregiate etichette di Lugana e Amarone – luogo ideale per incontrare le espressioni artistiche nazionali e internazionali più innovative, in linea con la filosofia della Zenato Academy: promuovere una sperimentazione artistica che sappia guardare oltre, esplorare al di là di ciò che già conosciamo».
«La “Serie Ballon” – racconta Luca Panaro, direttore artistico della Zenato Academy – rispetta i canoni della nuova iconografia fotografica, immagini ravvicinate, che restituiscono un’idea ambigua dell’oggetto rappresentato. Fotografie di dettagli di palloncini che rappresentano degli ombelichi, invitando ad affrontare il tema della diversità ed al tempo stesso della condivisione di vita e di esperienze in un’ottica di lettura “morbida” ma al tempo stesso dalla capacità comunicativa diretta».
PREMIO OPERÆ PER L’ARTE CONTEMPORANEA
La terza edizione del “Premio Operæ” per l’Arte Contemporanea è stato assegnato ex aequo a “Strombolicchio” dell’artista Godot presentato da Studio Godot (PI), e alle due opere dell’artista Giorgia Mascitti, proposta dalla galleria Ceravento (PE). La prima opera è stata scelta con la seguente motivazione: «per la forza comunicativa dell’opera, connotata da un’attitudine romantica ed ottimistica. Il sapiente gioco di luci e di ombre fa risaltare la bellezza in notturna di un paesaggio mozzafiato, sospeso nel mare come simbolo di speranza, capace di trasferire forte empatia nei confronti dello spettatore». I due dipinti di Giorgia Mascitti sono stati selezionati «per la loro aura magica. Le paure vengono affrontate con il sorriso, il gatto come amuleto, simbolo di speranza e felicità, personaggio ritratto in maniera ironica, nella sua semplicità e nel suo essere buffo».
L’individuazione delle opere vincitrici del Premio Operæ è avvenuta attraverso la votazione di una giuria composta dal Coordinatore del Board Curatoriale di The Others, Lorenzo Bruni, dal fondatore di Operæ, Emilio Bordoli e dal CEO di Operæ Gloria Amorena. Le opere scelte verranno inserite nella “Collezione Operæ”.
PREMIO PROSPETTIVA INSULARE
Il Premio di residenza “Prospettiva Insulare” è stato assegnato all’artista slovacca Lucia Tallová, nata del 1985 e presentata dalla galleria Tomas Umrian di Bratislava, con la seguente motivazione: «Lucia Tallová è stata scelta per il premio di residenza “Prospettiva Insulare” per la sua abilità di esplorare memoria e tempo attraverso pittura, installazione e fotografia, creando narrazioni che intrecciano realtà e immaginazione creando una vertigine tipica dei luoghi di confine – spiega Giovanni Ozzola, ideatore del Premio insieme a Silvia Ballario – L’idea di confine si riflette nelle Isole Canarie che si caratterizzano come luogo d’incontro. Le Canarie sono infatti geograficamente africane, amministrativamente europee e con un’anima del Caribe che si avverte anche nel lavoro di Lucia».
L’artista sarà ospitata per tre settimane nello spazio che l’artista Giovanni Ozzola ha realizzato a Santa Cruz de Tenerife.
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