Di Pier Franco Quaglieni
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È mancato dopo una lunga vita dedicata interamente alla famiglia e al lavoro il
Dottor Giandonato Nicola, dirigente apicale della Società Ferrero di Alba a cui ha dedicato un impegno di grande rilievo professionale. Nicola era un uomo di rarissime capacità professionali e di specchiata onestà che non volle mai esibire se’ stesso, mantenendo una sobrietà tutta piemontese, direi langarola. Era l’uomo di fiducia e l’alter Ego di Michele Ferrero. Era uomo di livello internazionale che si muoveva in elicottero atterrando a Pino torinese dove la moglie Bianca Vetrino fu sindaco repubblicano molto amato. Tanto era riservata la vita di Giandonato (a volte c’era chi confondeva il suo cognome Nicola con il nome) tanto è stata una vita carica di visibilità e di riconoscimenti pubblici quella di Bianca che è stata vicepresidente della Regione Piemonte e assessore alla Sanità quando l’onestà del suo predecessore era stata messa in discussione. Bianca è stata sempre donna di grande tempra e si è rivelata anche come appassionata dirigente dell’associazionismo femminile.
Ricordo Giandonato nella bella villa di Neive dove ho trascorso delle giornate indimenticabili, immerso nel panorama naturale unico di una Langa rimasta intatta dalla speculazione. Giandonato e Bianca hanno rappresentato una coppia esemplare, molto rara, capace di unire insieme un matrimonio felice con il successo professionale. La sua perdita è un grave lutto per il Piemonte che ha avuto in Lui un ambasciatore cosmopolita del lavoro stimato nel mondo. Sono stati uomini come lui ad aver fatto grande l’Italia. Mi mancherà la sua amicizia e la sua parola colta, sempre equilibrata e serena. Mi mancheranno anche i “Mon Cheri”, che ogni anno mi mandava per addolcire il Natale.
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