Inaugura la stagione del Lingotto Musica con il leggendario pianista Yefim Bronfman

Alan Gilbert e la NDR Elbphilarmonier Orchester inaugurano la stagione 24/25 dei concerti del Lingotto questa sera alle ore 20.30, presso l’Auditorium Agnelli di via Nizza 280.

Il direttore sarà Alan Gilbert e al pianoforte Yefim Bronfman. L’inaugurazione di stagione dei concerti del Lingotto attinge a due delle tante anime della Russia tardo romantica, quella pirotecnica del Terzo Concerto per pianoforte di Rachmaninov, e quella lirica della Quarta Sinfonia di Čajkovskij. Unica tappa italiana di una tournée europea che toccherà anche Friburgo, Friedrich Shafen, Colonia, Basilea e Monaco di Baviera, il concerto segna il debutto del maestro newyorchese e della prestigiosa compagine tedesca di cui Gilbert è direttore principale dal 2019. Considerato quasi ineseguibile per il virtuosismo cui è chiamato il solista, e noto al grande pubblico anche per il film “Shine” di Scott Hicks, il Concerto n.3 di Rachmaninov è affidato al grande pianista russo-israliano Yefim Bronfman. La serata è preceduta da un brindisi nel foyer a partire dalle 19.30, offerto al centro congressi del Lingotto per celebrare i suoi trent’anni di attività.

Il Concerto per pianoforte e orchestra n.3 op.30 di Rachmaninov, fu composto nel 1909 e rappresenta una delle pagine più conosciute del repertorio per pianoforte e orchestra. È noto presso il grande pubblico anche come “Rach 3”. Questa dicitura è diventata popolare dopo l’uscita del film “Shine” del 1996. Eseguito per la prima volta a New York il 28 novembre 1909, questo concerto di impostazione tardo romantica, dalle affascinanti melodie, chiede al solista una solida tecnica virtuosistica e molta resistenza, ispirandosi in parte al virtuosismo tardo ottocentesco di ispirazione lisztiana. Uno dei pianisti che ne sancì la fama fu Vladimir Horowitz.

La Sinfonia n.4 op.36 di Čajkovski fu composta tra il 1877 e il 1878. Eseguita per la prima volta a Mosca il febbraio 1878, sotto la direzione di Nicolaj Rubinstein, con un tiepido riscontro da parte del pubblico, e si divide in quattro movimenti della durata di quaranta minuti.

 

Mara Martellotta

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