Per il ciclo di conferenze “Turning Point“, Urban Lab ha ospitato ieri pomeriggio un incontro dedicato ad uno dei progetti più importanti della città, la riqualificazione del Parco del Valentino.
I lavori, finanziati con fondi PNRR, proseguono come da cronoprogramma e già a fine novembre i torinesi potranno avere un assaggio di come diventerà il parco più iconico della città una volta completata la riqualificazione. In particolare, verrà riaperto il tratto di viale Mattioli che scende verso viale Virgilio, il primo ad essere interessato dalle lavorazioni. Qui l’asfalto è stato completamente rimosso l’asfalto e sostituito da una superficie drenante, per migliorare l’impermeabilizzazione del terreno; il viale è stato inoltre ridimensionato in larghezza, ampliando le aree verdi circostanti.
Come ha illustrato l’architetto Andreas Kiepar dello studio LAND che sta realizzando l’intervento, i lavori nel complesso prevedono la rimozione di 65mila mq di asfalto e la posa di più di 36mila mq di nuove pavimentazioni permeabili. Le superfici verdi aumenteranno di 21mila mq, con l’obiettivo di “far respirare il suolo e lasciare spazio al verde” rendendo i viali completamente pedonali. Al centro del progetto vi è l’idea di riconnettersi con la natura, in una società in continua trasformazione.
Il progetto fa parte di una più ampia riqualificazione che coinvolgerà tutta l’area limitrofa al Valentino, come ha ricordato il sindaco Lo Russo in apertura dell’incontro. Tra gli interventi in corso, la realizzazione della nuova Biblioteca Civica Centrale negli spazi di Torino Esposizioni, la riqualificazione di Teatro Nuovo e del Borgo Medievale, il ripristino della navigazione turistica sul Po con mezzi full electric (quest’ultimo intervento sarà oggetto del prossimo incontro di “Turning Point“ in programma il 23 ottobre, iscrizioni a questo link). Questi interventi mirano a coniugare cultura e sostenibilità, e trasformeranno profondamente una delle zone più rappresentative della città.
L’assessore al Verde Francesco Tresso ha sottolineato come il progetto intenda rafforzare e ampliare la centralità del parco nel sistema “verde e blu” della città, con connessioni non solo dal punto di vista della biodiversità ma anche di tipo culturale. L’obiettivo è attualizzare il parco storico per eccellenza di Torino, reinterpretandone le funzioni e ponendo particolare attenzione agli aspetti legati alla resilienza climatica. Davvero significativo in tal senso l’importante intervento che aumenterà la permeabilità del parco, rendendo maggiormente immersiva l’esperienza nel verde ed esaltando il connubio con il fiume.
Un altro elemento altamente qualificante del progetto è il dialogo tra la nuova Biblioteca e il Parco, che avverrà grazie all’abbattimento delle barriere fisiche esistenti, come recinzioni e parcheggi, con la creazione di ambienti più accessibili che favoriranno le occasioni di socialità in un contesto pregevole dal punto di vista del verde. Saranno più di 500 nuovi i nuovi alberi messi a dimora, scelti con particolare attenzione alle specie più resistenti alle nuove condizioni climatiche che interessano la città, per preservare e rafforzare il patrimonio arboreo cittadino
Ulteriore pilastro e diretta conseguenza della riqualificazione del Parco sarà il ripristino del sistema di navigazione fluviale sul Po. Il restauro e il ripristino degli attracchi, in particolare quello del Borgo Medievale, offrirà un nuovo accesso al Parco via acqua, arricchendo ulteriormente l’esperienza dei visitatori.