Corefon: un’eccellenza italiana tutta torinese

PENSIERI SPARSI  di Didia Bargnani

La nostra storia inizia negli anni ‘70, che rappresentano il consolidamento di un fenomeno iniziato nel decennio precedente: la motorizzazione di massa; sempre più famiglie italiane possono permettersi di acquistare un’auto ed il mercato è largamente dominato dalla Fiat.
La crisi petrolifera ed energetica del 1973 ha un impatto pesante sul mercato dell’auto e porta ad una maggiore richiesta di modelli piccoli che consumino poco ed è così che esplode la vendita di utilitarie Fiat.
Siamo nel 1977, le vendite delle auto sono sempre in maggior crescita e qualcuno si accorge che in Italia non esistono vernici di alta qualità per fonderia: l’esigenza di poterle usare è più che mai necessaria considerato anche il recente insediamento delle fonderie Teksid (Fiat Ferriere) a Crescentino in provincia di Vercelli.
Ed è così che tre soci, dopo varie indagini in giro per il mondo, scoprono che la miglior vernice per fonderia, chiamata in gergo tecnico “rivestimento refrattario “ viene prodotta da un’azienda in Wisconsin e più precisamente a Milwaukee.
Dopo  varie trattative chiedono ed ottengono di poter produrre il prodotto in Italia pagando delle royalties.
Nasce così Corefon International S.R.L. con stabilimento a None, vicino a Torino ed il successo è immediato, nessuno in Europa dispone di un prodotto di qualità tanto elevata, la concorrenza è sbaragliata.
Nel 1983 l’uscita da Corefon di uno dei soci vede l’ingresso di un nuovo socio, Andrea Ruscalla, l’attuale Presidente, che incontro negli uffici di corso Turati a Torino.
“Da diversi anni la collaborazione con gli americani è terminata, mi spiega Ruscalla, in quanto la loro società è stata venduta ai Tedeschi ed io e i miei due soci, Carlo Dellarocca e mio nipote Adriano Ruscalla ( Amministratore Delegato), siamo oggi totalmente autonomi e lavoriamo per tutte le fonderie Teksid nel mondo. Circa l’85% del nostro fatturato è prodotto all’estero: Cina, Messico, Brasile e Portogallo”.
“ In tutto il mondo siamo in pochissimi a produrre questi rivestimenti di altissima qualità, si tratta di formule speciali in continua evoluzione, mi racconta il Presidente, quando in fonderia si cola il blocco motore , i freni a disco e altri componenti in ghisa, le anime per le cavità dei pezzi e lo stampo devono essere verniciati con questi prodotti “.
Qual sono i punti forti di Corefon? “Qualità ed immediatezza nel risolvere dubbi e problemi del cliente”.
Piani di crescita per i prossimi anni? “ Abbiamo iniziato a collaborare con Volvo Cars e ci piacerebbe aprire uno stabilimento in Messico dove la richiesta è elevatissima, forse un giorno lo farà mio nipote Adriano”.
Il presunto futuro avvento dell’auto elettrica non vi spaventa?
“ Noi lavoriamo al 90% per il settore automobilistico, specifica Andrea Ruscalla, che non è soltanto auto passeggeri, molto incidono i mezzi pesanti per i quali l’elettrificazione non è ancora all’orizzonte. L’automotive non è solo motori, ci sono altre parti in ghisa in forte crescita come i freni a disco sempre più complessi e performanti. Poi c’è l’eolico, ci sono le turbine per l’idroelettrico e per l’industria pesante. Tutti quanti necessitano di intonaci refrattari”.
Corefon, una vera eccellenza italiana, in questo caso torinese, nel mondo che meritava di essere raccontata.
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