Moncucco, rinasce il castello dei due Templari

È un edificio imponente, con mura massicce e due torri, domina il paese e da esso si può ammirare un bel paesaggio che dalle colline del Monferrato spazia a Superga e all’arco alpino. Su queste colline, tra il torinese e l’astigiano, a pochi chilometri dall’Abbazia di Vezzolano e a un tiro di schioppo dalle terre di don Bosco cavalcavano i marchesi del Monferrato, il Barbarossa e gli immancabili Templari, due dei quali nacquero proprio tra le mura della fortezza. Ora il castello di Moncucco Torinese tornerà all’antico splendore. Per farlo rivivere i quattrini sono finalmente arrivati, un milione di euro, necessari a completare la ristrutturazione del maniero. La maggior parte del tesoretto, quasi 900.000 euro, proviene dalla Regione Piemonte mentre il resto lo stanzia il Comune. La parte del castello da ristrutturare è quella che si affaccia sulla piazza con i locali al di sopra del Museo del Gesso.
Un ristorante, una foresteria con una decina di camere affiancheranno quello che è già presente nel maniero, l’asilo, le scuole e la sede degli alpini, verranno ripuliti gli affreschi e ristrutturate le stanze al piano terra. Nel castello si trova il Museo del Gesso in cui vengono illustrate le varie fasi di lavorazione del minerale, verranno creati laboratori per i ragazzi e sale multimediali per i visitatori del museo e, nelle intenzioni degli amministratori locali, nasceranno uno spazio espositivo per mostre e convegni, il bookshop del museo del Gesso e una caffetteria. Un po’ di storia: erano tre i castelli che dominavano questi colli, il castello di Vergnano, distrutto nel Medioevo, quello di Pogliano, demolito nell’Ottocento e Moncucco, l’unico sopravvissuto.
La prima testimonianza dell’esistenza del castello è contenuta in un diploma imperiale del 1164 nel quale l’imperatore Federico I il Barbarossa confermava al marchese di Monferrato una serie di possedimenti già nelle sue mani tra cui il castello di Moncucco. L’aspetto attuale dell’edificio risale ai secoli XIV-XV con modifiche e ampliamenti tra il Settecento e l’Ottocento. Nel Duecento nelle stanze del castello nacquero due cavalieri templari, i fratelli Nicolao e Jacopo. Il primo fu arrestato e processato nell’isola di Cipro mentre Jacopo ricoprì la carica di Gran Precettore d’Italia dell’Ordine del Tempio. Nel Quattrocento i Marchesi del Monferrato diedero il feudo ai Solaro di Chieri, una potente famiglia astigiana, e nel secolo successivo la proprietà passò alla famiglia dei Grisella, titolari di altri feudi nel Casalese. A metà dell’Ottocento il castello venne acquistato dal Comune di Moncucco, attuale proprietario.        Filippo Re
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