I templari e i vampiri dei Balcani nel castello della Rotta

Non solo templari e fantasmi di cavalieri morti in battaglia, leggende e suggestioni, ma molto di più.

Il castello medievale della Rotta a Moncalieri non finisce di stupire, più passa il tempo e più si infittiscono i misteri che lo circondano. Nuovi studi rilanciano la storia di questo maniero che ci porta anche molto lontano, nelle fredde terre ungheresi e in quelle dei principi di Valacchia e di Transilvania, i famosi Vlad Dracul. Da Moncalieri alla Romania. Abbiamo già scritto su questo castello ricordando storie e favole che volteggiano sullo stato fatiscente dell’edificio nei pressi di Moncalieri che rimanda alla storia dei Templari e poi a quella dei cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme. D’altronde, tra le ipotesi che circolano sull’origine del nome stesso di Moncalieri c’è proprio quella che ritiene che derivi da Monte dei Cavalieri, perché l’antico ponte sul Po fu prima dei Templari e poi dei cavalieri di San Giovanni. Ma ora le vicende della Rotta si arricchiscono di nuovi capitoli grazie alle ricerche di Francesco Lorusso Léon, studioso di storia, archeologia ed esoterismo. Dopo aver scoperto un cunicolo nei pressi del castello, nascosto dalla vegetazione, che potrebbe risalire al medioevo templare, lo storico e artista sostiene che nel maniero sono passati i Cavalieri dell’Ordine del Drago e forse perfino Leonardo da Vinci. L’attenzione dello studioso si è concentrata sul proprietario del castello, Giorgio di Valperga, Gran Priore gerosolimitano, conte di Mazzè, nato nel 1371. Dopo anni di ricerche Lorusso Léon afferma con certezza che Giorgio di Valperga faceva parte dell’Ordine del Drago perché lavorava per Sigismondo di Lussemburgo, fondatore dell’Ordine del Drago, nato per contrastare l’avanzata del sultano ottomano nei Balcani. Era quindi al servizio di Sigismondo di Lussemburgo, re d’Ungheria e imperatore del Sacro Romano Impero, sconfitto in modo disastroso dai Turchi nella battaglia di Nicopoli nel 1396. Per ordine del sovrano il Valperga svolse vari incarichi tra cui quello di presidiare la frontiera con la Valacchia. Forse combatté gli Ottomani a fianco dei principi “vampiri” di Valacchia e Transilvania, i Vlad Dracul, che difendevano l’Europa dall’invasione ottomana, e che avrebbe poi ospitato proprio al castello. Morì sul campo di battaglia contro i turchi nel 1429. Ma la storia della Rotta continua. Dopo la morte del conte di Valperga i suoi successori ingrandirono il castello e alla fine del Quattrocento arrivò Ludovico il Moro, reggente del Ducato di Milano, e le gallerie sotto la residenza, sempre secondo le ricerche di Lorusso, sarebbero state probabilmente progettate da Leonardo da Vinci che in quegli anni lavorava per il suo signore, Ludovico il Moro.
Filippo Re
Nelle foto, Castello della Rotta, Francesco Lorusso Léon, archeologo e storico, conte Giorgio di Valperga
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