Il ristorante Antica Trattoria della Pesa è tra i più antichi di Milano, espressione della grande tradizione gastronomica lombarda, in particolare meneghina.
Antipasto misto di salumi e sottaceti, risotto alla milanese e al salto, pasta e fagioli, bolliti, cassoeula con polenta, ossobuco e cotoletta non sfigurano accanto a piatti più raffinati. Insomma, come dire la tradizione e la qualità a tavola. Situato nel punto dove nell’Ottocento le merci giungevano da fuori città per essere pesate per il pagamento del dazio, il locale si trova a Garibaldi, poco distante dall’omonima stazione, in uno dei quartieri più vivaci di Milano, al n.10 di Viale Pasubio.
Dove un tempo c’erano i cortili degli artigiani, attorniati dalla case di ringhiera, oggi s’incontrano gli ateliers di grandi artisti e le gallerie d’arte. L’Antica Trattoria della Pesa offre un atmosfera del tutto particolare, dagli arredi al pavimento in granigliato rosso e grigio, comune a quello di molte case milanesi di inizio secolo, per non parlare delle splendide stufe in maiolica che rimandano ai tempi in cui i locali venivano riscaldati a legna. Insomma, basta uno sguardo per cogliere quel calore che apparteneva esclusivamente ai ristoranti di un tempo, in cui spesso ci si ritrovava seduti ai lunghi tavoli del secolo della borghesia e dei cambiamenti con persone mai viste prima. All’esterno della trattoria si trova la vecchia pesa rettangolare in ferro che diede il nome al locale che all’epoca si trovava sulla linea di confine tra la città e le campagne circostanti. Ma c’è anche una curiosità, testimoniata da una lapide posta sulla facciata dell’ingresso. L’epigrafe ricorda che quella stessa casa fu frequentata da Ho Chi Minh negli anni ’30, durante le sue missioni internazionali “in difesa delle libertà dei popoli”. Ma l’epigrafe pare non sia esaustiva poiché la tradizione popolare vorrebbe che il futuro presidente vietnamita lavorasse come cuoco proprio in quella trattoria. La storia narra che nel giugno del 1931 Ho Chi Minh venne arrestato a Hong Kong dalla polizia britannica per attività sovversiva e la Francia ne chiese l’estradizione. Per evitare la pressione diplomatica sul governatore della colonia inglese, i suoi amici diffusero la falsa notizia della sua morte. Scarcerato nel gennaio del 1933, riprese le sue missioni ai quattro angoli del mondo e per un certo periodo dimorò anche a Milano in una caratteristica casa popolare di ringhiera tra viale Pasubio e via Maroncelli ( prorpio nei pressi dell’Osteria della Pesa). Che Ho Chi Minh (in realtà uno pseudonimo poiché il vero nome anagrafico era Nguyen Tat Thanh) non disdegnasse di darsi da fare tra i fornelli è cosa del tutto plausibile. Nel 1912, partito per gli Stati Uniti a bordo di una nave, lavorò come cuoco. A New York visse facendo il panettiere e altri mestieri legati alla cucina e nel 1915 a Londra , all’hotel Carlton, il rivoluzionario vietnamita divenne chef pasticciere sotto la guida del famoso cuoco Auguste Escoffier , universalmente conosciuto come il cuoco dei re,il re dei cuochi“). Non si sa se il tradizionale prodotto del sud-est asiatico, cioè il riso, amava cucinarlo alla milanese, con lo zafferano, o alla Pesa si limitava alla lista dei dolci. E’ certo che alcuni anni dopo il fondatore del movimento Viet Minh, la lega per l’indipendenza del Vietnam traghettò il suo paese verso l’indipendenza e nel 1945 venne acclamato presidente della Repubblica democratica del Vietnam, guidando successivamente il Vietnam del Nord durante la guerra fino al 1969, anno in cui morì a 79 anni.
Marco Travaglini
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