E’ partito da corso Principe Eugenio il corteo del Torino Pride, si contano migliaia di persone e una ventina di carri all’insegna dello slogan “d’amore e di lotta”.
Per il sindaco Stefano Lo Russo, presente alla sfilata è “una grande festa dei diritti nella nostra città che è all’avanguardia. Vogliamo riaffermare i diritti: non sono un privilegio ma una condizione che caratterizza l’essere cittadini europei”
“La manifestazione – aveva commentato alla presentazione dell’iniziativa il coordinatore del Torino Pride, Luca Minici – è il culmine di una serie di iniziative che si sono svolte nel corso dell’anno, tra le quali la partecipazione al Salone internazionale del Libro e la festa delle famiglie”.
Il Torino Pride si inserisce in una rete che coinvolge Piemonte e Valle d’Aosta, per dare più forza alle rivendicazioni e alla proposte, tra le quali la candidature all’Euro Pride del 2027, con il supporto del Comune di Torino.
“In tempi brevi – ha detto Alessandro Battaglia – sarà ultimato il dossier per la candidatura al Pride europeo per Torino, che dovrà vincere la “concorrenza” delle città di Torremolinos (Spagna), Gloucestershire (Inghilterra) e Vilnius (Lituania).
Intanto nel giorno del Pride torinese e nell’ultimo giorno di G7 in Puglia, Extinction Rebellion dipinge con i colori della bandiera arcobaleno le strisce pedonali davanti al grattacielo della Regione Piemonte.
“Una protesta per difendere diritti e clima verso chi “calpesta diritti, mentre il mondo brucia” e per evidenziare il legame tra la protezione del clima e degli ecosistemi e il diritto di ciascuno a vivere una vita dignitosa”, commentano gli attivisti climatici.
Nella notte lungo il percorso del corteo sono apparsi adesivi con la scritta: ”unico orgoglio è quello nazionale”, firmati dal gruppo identitario di estrema destra La Barriera. Sugli adesivi anche una bandiera italiana e quella arcobaleno coperta da una X.
FOTO LORI BAROZZINO
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