Da Agnese Moro a Piera Aiello, da don Ciotti a Giovanni Impastato, nomi d’eccellenza nella “quattro giorni” organizzata dall’“Associazione Calabresi per la Legalità”
Da giovedì 18 a domenica 21 aprile
Alpignano (Torino)
Nomi e figure che hanno dedicato e sacrificato la loro vita, quotidianamente lottando per i principi universali dei diritti umani e della legalità. Eccone alcuni: la figlia di Aldo Moro, Agnese, il fratello di Peppino Impastato, Giovanni. Piera Aiello, la prima donna testimone di giustizia, inserita nel 2019 dalla “BBC” nella lista delle cento donne più influenti al mondo, e Rosaria Cascio, allieva di Pino Puglisi e oggi insegnante liceale a Palermo. E, ancora, il magistrato Roberto Sparagna, sostituto Procuratore alla “Direzione Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo” di Roma, e Olimpia Orioli, mamma di quel Luca che fu trovato misteriosamente morto insieme alla sua fidanzata Mariarosa Andreotta, il 23 marzo 1988 a Policoro (Matera), e per cui si attende ancora, 36 anni dopo, una verità.
Sono tanti gli ospiti, e tutti di livello, attesi per la prima edizione (incontri gratuiti) della “Biennale della Legalità”, organizzata dall’“Associazione Calabresi per la Legalità” (nata nel 2010, “Premio Livatino” e “Premio Costruttori della Legalità”), in programma da giovedì 18 a domenica 21 aprile nei Comuni di Alpignano, Caselette e Pianezza. Al centro degli incontri, temi fra i più vari “che cercheranno tutti di indagare – sottolinea Pasquale Lotufo, presidente dell’‘Associazione’ – i molteplici significati della parola ‘legalità’ che si declina tanto nel contrasto alle mafie quanto nel rispetto delle leggi e dello Stato”.
Patrocinato dalla “Città Metropolitana di Torino”, il programma prende il là giovedì 18 aprile, alle 10, al “Circolo Bonadies” di Alpignano (via Almese, 99) con una serie di incontri incentrati su “Lavoro e PNRR”, che si concluderanno alle 21, al “Teatro Magnetto” (via Avigliana, 17) di Caselette, dove Davide De Zan, giornalista e conduttore televisivo di “Mediaset” e cantore del ciclismo, presenta il suo libro “Pantani per sempre” (“Libreria Pienogiorno”, 2022): l’incontro, moderato da Salvo Anzaldi, racconta il mistero sul “Pirata”, che dura ormai da 20 anni. Il libro “è un’inchiesta che solleva verità scomode, un’incalzante indagine che non smette di chiedere giustizia e racconta a tutto tondo la vicenda di un campione che è incastrato nel cuore di ogni amante del ciclismo”.
Venerdì 19, giornata particolarmente intensa. Si inizia, alle 9, al “Cinema Lumiere” di Pianezza (via Rosselli, 19) con la “Costituzione spiegata ai ragazzi” da Giuseppe Lumia, ex presidente della “Commissione Parlamentare Antimafia”, per continuare alle 17,30, al “Centro Incontro” di via Matteotti 2 ad Alpignano, con un incontro con Olimpia Orioli, mamma di Luca Orioli, uno dei due celebri “fidanzati di Policoro” trovati morti nella vasca da bagno. Alla luce della sua storia e di una morte più volte catalogata come incidente nonostante i tanti punti oscuri, Orioli parlerà de “La mia vita. Rispondere con rettitudine quando non viene garantita la legalità”. Alle 21 all’“Auditorium Fernarda Scorzo della Tallone”, via Pianezza 31 ad Alpignano, “Legalità oggi”, tavola rotonda, moderata dall’avvocatessa Matilde Chiadò, con Roberto Sparagna, ex procuratore di Torino e ora magistrato della “Direzione Nazionale Antimafia”, Giuseppe Lumia, Piera Aiello, la prima donna testimone di giustizia, già parlamentare e componente della “Commissione Antimafia” e Giovanni Impastato, fratello di Peppino, giornalista “scomodo”, assassinato, a Cinisi, dalla mafia il 9 maggio 1978.
Tre gli appuntamenti di particolare rilievo in programma per sabato 20 aprile. Alle 15,30, alla “Parrocchia San Martino” di Alpignano, parlerà su “La fede e l’impegno sociale di Padre Pino Puglisi”, Rosaria Cascio, allieva dello stesso Puglisi, ucciso da “Cosa Nostra” nel giorno del suo 56° compleanno, il 5 settembre del 1993 al “Brancaccio” di Palermo e proclamato “Beato” il 25 maggio del 2013 da Papa Francesco. Alle 17,30 al “Teatro Magnetto” di Caselette “9 Maggio 1978”: intervistati da Chiara Priante, parlano Agnese Moro e Giovanni Impastato, accomunati da una data, quella del 9 maggio 1978, quando avvenne il ritrovamento del cadavere dello statista Dc e la scoperta dell’omicidio del giornalista siciliano Peppino: “due storie distinte, per due uomini uniti dalla voglia di cambiamento”. Alle 19 chiude il pomeriggio don Luigi Ciotti, ispiratore e fondatore dapprima del “Gruppo Abele”, come aiuto ai tossicodipendenti e altre varie dipendenze, quindi dell’Associazione “Libera” contro i soprusi delle mafie in tutta Italia e nel mondo, con una lectio su “Diritti e società: le sfide di oggi e la lotta alle mafie come risorsa di cambiamento”.
Domenica 21 aprile, la giornata di chiusura sarà dedicata ai bambini. Dalle 15 alle 17, presso la “Cascina Govean”, in via Marconi 44 ad Alpignano, appuntamento con “Bimbi e legalità: giochi, letture, attività creative”: un appuntamento pensato appositamente da insegnanti della “scuola primaria”, per avvicinare il concetto di “legalità” ai bambini. Con merenda finale, in collaborazione con “Cascina Govean”.
Per info e programma dettagliato: “Associazione Calabresi per la Legalità”, Caselette (Torino), via Alpignano 88; tel. 339/1929796 o www.calabresialpignano.it
g.m.
Nelle foto: don Luigi Ciotti, Giovanni Impastato, Rosaria Cascio, Giuseppe Lumia
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