Ecco la nuova “GAM” dell’era Bertola

Alla presenza delle Istituzioni, la nuova direttrice della “GAM” di Torino, Chiara Bertola, ha presentato un ricco pacchetto di “riflessioni” sul futuro del Museo di via Magenta

Da Venezia a Torino. Nuova direttrice, dall’ottobre 2023 della “GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea” di Torino (succeduta alla direzione di Riccardo Passoni), Chiara Bertola, nata a Torino (classe ’61) ma, da tempo residente e operante a Venezia (dove, fra i tanti incarichi, è curatrice del progetto di arte contemporanea “Conservare il futuro” alla veneziana “Fondazione Querini Stampalia” dal 1999 ad oggi), ha presentato alla Città, presente il sindaco Stefano Lo Russo, le linee guida del suo mandato, la sua “visione per il futuro” del Museo ed il ricco e variegato programma espositivo del 2024. All’incontro presenziava anche il presidente della “Fondazione Torino Musei” Massimo Broccio, con il quale sono stati delineati i primi interventi della “revisione degli spazi”, in previsione del prossimo “concorso progettuale” che interesserà l’intero edificio progettato nel 1959 da Carlo Bassi e Goffredo Boschetti. “Con la nomina di Chiara Bertola – ha sottolineato Massimo Broccio – non solo prende avvio la sua nuova visione per il Museo e il suo ricco programma 2024 ma anche il percorso di riqualificazione dell’edificio. Entro l’anno sarà infatti esperito il Concorso internazionale di progettazione, ma annunciamo oggi come assoluta novità quello che abbiamo chiamato il ‘Lotto zero’, ovvero mirati interventi di temporanea rivisitazione dei locali, propedeutici al futuro cantiere, condotti nel foyer e al primo piano, a cui si accompagna la importante riapertura del ‘secondo piano’, dove troverà collocazione anche un ‘Deposito vivente’, in cui le opere saranno visibili dal pubblico attraverso uno sguardo dal di dentro, da dietro le quinte, così come sono abituati a vederle gli addetti ai lavori. La nomina di Chiara Bertola e le altre novità che riguardano l’edificio sono il primo concreto passo per una trasformazione attesa e necessaria, che investe sia il progetto culturale del Museo sia la sua architettura, tracciando un ponte tra una storia ormai antica e la consapevolezza degli orizzonti culturali futuri che ne modificheranno il ruolo”. Il futuro è dunque importante “trasformazione”, deciso cambio di passo, per la “GAM”. Culturale e strutturale. Molteplici, in questo senso, le principali “riflessioni” appuntate sul taccuino “GAM del Futuro”, su cui lavorerà la nuova direttrice. Da “La ‘GAM’ come organismo sapiente e accogliente”(Museo aperto all’intera comunità) fino all’ideazione di uno “Spazio nuovo”(“ripulendo le stratificazioni successive alle origini per denudare lo scheletro dell’edificio iniziale”), il tutto passando attraverso un prezioso “Lavoro di rete” con le altre istituzioni culturali del territorio, riconoscendo il valore di “due anime”, entrambi essenziali come il “rigore” verso la più nobile storicità dell’arte ma anche l’apertura al “deragliamento” verso “un’anima sperimentale, vitale e gioiosa, in sintonia con i giovani fruitori, con i nuovi artisti e le nuove creatività”. Grande attenzione alle preziose “Eredita’” acquisite dal Museo, non meno che alle “nuove progettazioni”. Su questa linea si muoveranno il “Programma Primavera– Estate 2024” (in primo piano, dal 24 aprile al 15 settembre, la grande retrospettiva dedicata a “Italo Cremona. Tutto il resto è profonda notte”)  e la “Prima Risonanza Autunno 2024”, sotto la direzione di Chiara Bertola, dal 16 ottobre 2024 al 15 marzo 2025.

Punto chiave del tutto, il Capitolo “Un Museo verso il Futuro. La nuova Gam 4.0”. Ancora il presidente Broccio: “ Si tratta del grande progetto – supportato dalla ‘Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla sua partecipata, la ‘Società Prisma’ – di rigenerazione della prima Galleria Civica di arte nata in Italia e dell’avveniristica sede in cui è ospitata, attraverso principi di sostenibilità ambientale e risparmio energetico, innovazione architettonica e tecnologica e nuovi modelli di fruizione museale, che sappiano coinvolgere e attrarre il pubblico di domani. Entro il prossimo mese di maggio la ‘Fondazione’ pubblicherà il bando per la selezione del gruppo di professionisti a cui affidare la progettazione dell’intervento, con l’obiettivo di aggiudicare il concorso entro la fine del 2024”.

“L’obiettivo – conclude Chiara Bertola – è creare un’Istituzione in grado di mettersi in relazione con il mondo, dentro e fuori dalle proprie mura. Mi piacerebbe che la ‘GAM’ si trasformasse il più possibile in un luogo complesso, vivo e inclusivo, che riuscisse ad accendere e riattivare le opere e le idee del patrimonio ereditato, proponendole sotto una nuova luce e riposizionandole in una nuova costellazione di senso”.

Gianni Milani

Nelle foto: Chiara Bertola e GAM esterni

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