Cirio: «Grazie allo sforzo della Regione abbiamo individuato le risorse per i lavori, a settembre 2026 i ragazzi torneranno a scuola nelle classi»
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio ha visitato ieri il cantiere della nuova scuola di Cumiana, nel Torinese. «Sono stato qui per l’apertura dell’anno scolastico nel 2020, quando già da più di un anno i bambini studiavano nei container perché la loro scuola era stata dichiarata inagibile nella primavera del 2019. Allora ci eravamo presi l’impegno di individuare le risorse per la nuova scuola. E’ stato un lavoro difficile e finalmente nel 2023, grazie al lavoro congiunto con il Ministero, come Regione abbiamo ottenuto maggiori risorse per l’edilizia scolastica nell’ambito del Pnrr e individuato 6,8 milioni che consentono oggi di avere il cantiere aperto per arrivare ad avere la scuola pronta, con i bambini e i ragazzi nelle classi, a settembre del 2026», ha dichiarato il presidente Cirio che ha incontrato insegnanti e studenti, oltre all’impresa che realizza i lavori, insieme al sindaco di Cumiana Roberto Costelli, alle consigliere regionali Monica Canalis e Sara Zambaia.
La vicenda della scuola Domenico Carutti, inizia nella primavera del 2019, quando viene dichiarata inagibile per rischio sismico. Da allora, dopo aver adottato soluzioni provvisorie appoggiandosi ad altri edifici per concludere l’anno, i ragazzi studiano all’interno della scuola primaria, mentri i bambini più piccoli sono stati sistemati all’interno di 60 container, studiati appositamente per l’attività didattica. Nonostante la situazione di particolare urgenza, nel 2021 la scuola di Cumiana resta esclusa dalla graduatoria del Pnrr, in cui viene però inserita un anno fa, grazie al lavoro congiunto della Regione e del Ministero che concede al Piemonte maggiori fondi su questa misura. Dopo le procedure di appalto, a gennaio sono iniziati gli scavi e ora il cantiere è in attività. Durante la visita al cantiere il presidente Cirio e il sindaco Costelli hanno piantato un albero di ulivo, simbolo di pace e di fiducia «perché investire sul futuro – ha detto il presidente Cirio – e quindi sulla scuola e sulla formazione dei nostri ragazzi, deve essere la stella polare di chi amministra».