Il “Forte di Bard” atterra a Malpensa

Dall’ottocentesco complesso fortificato di Casa Savoia all’Aeroporto di “Milano Malpensa”, va in trasferta la mostra fotografica “Donne di terre estreme” di Caterina Borgato

Fino al 2 aprile

Sicuramente una bella idea (perché non a Caselle?) per allietare la sosta dei viaggiatori in arrivo o in transito all’Aeroporto di “Milano Malpensa”. Per tutti loro, fino al prossimo martedì 2 aprile, sarà possibile allietare l’atterraggio o ingannare l’attesa di un nuovo volo, regalando ai loro occhi e alle loro sfere emozionali la visita di una mostra fotografica di altissima suggestione. Parliamo di “Donne di terre estreme”, personale della fotografa e viaggiatrice veneziana di Mirano, Caterina Borgato, curata dal valdostano “Forte di Bard” in collaborazione con “Montura”  (marchio nato a Rovereto nel 2000 da un’idea di Roberto Giordani e diventato oggi prestigioso riferimento per tutto quanto é prodotto tecnico da montagna), che ben si inserisce – nell’ambito della partnership con “Sea Aeroporti” – nel contesto del “Terminal Arrivi Internazionali” di “Malpensa”.

In mostra leggiamo, cristallizzate in immagini di grande perfezione tecnica, storie di “terre estreme” e, insieme, di “donne estreme”. Altri mondi. Volti scolpiti nella durezza mortificante dei luoghi rappresentati, che pure lasciano spazio a increduli e improbabili sorrisi, accompagnati dalla fierezza di sguardi sospettosi ma carichi di tangibile umanità e disponibilità di accoglienza. Quello tracciato dalla Borgato è un percorso di ricerca, umano e poetico, nella realtà femminile in terre considerate geograficamente “estreme”, ai margini più remoti del nostro mondo.  “Estreme per la lontananza geografica – si legge in nota – ma anche per le condizioni ambientali e climatiche, che condizionano i gesti della vita quotidiana delle persone che le abitano”. Ecco allora, fra le tante, donne che vivono negli altipiani della Mongolia occidentale o sulla remota isola di Socotra nell’Oceano Indiano o nelle terre desertiche della Dancalia, nel Corno d’Africa. In ognuna di loro, nel loro aprirsi agli altri, nelle profondità del loro occhi, possiamo davvero leggere o scoprire o riscoprire una testimonianza dell’unione del mondo femminile che rappresenta le fondamenta e la comune liaison di queste società sconosciute e tanto lontane.

Le fotografie sono tratte dal volume “Donne di terre estreme”, la prima pubblicazione di Caterina Borgato edita da “Montura Editing” nel 2021: un’ampia antologica fotografica, frutto dei suoi numerosi viaggi e soggiorni in Yemen, Mongolia ed in Etiopia, che lei descrive come le “esperienze più intense della sua vita”. Nata da una famiglia di alpinisti e viaggiatori (e laureata in “Scienze Politiche”), la Borgato ha viaggiato anche nell’Africa sub Sahariana ed Equatoriale, in Asia, in Medio Oriente e in Sud America. Il viaggio è da lei vissuto come “scuola di umiltà” e l’incontro con l’umanità “altra” come una “preziosa ricchezza”. Dal 2004 è expert on tour per “Kel12 National Geographic Expedition”. La sua “è una professione di ricerca, studio, approfondimento e soprattutto condivisione”.

Per info: “Associazione Forte di Bard”, tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it

Gianni Milani

Nelle foto: parte dell’allestimento a “Malpensa” e foto di “Donne di terre estreme” di Caterina Borgato

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